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La Madre: pensieri e versi

Una vita per una vita o anche per tante vite, quelle dei figli: una madre alla fine è giusto questo, oltre ogni stereotipo ed ogni speculazione. La madre ti ha nutrito prima col suo sangue, poi con la sua linfa, poi col suo affetto ed i suoi pensieri. La madre prima grande ed onnipotente, poi modello e metro di misura, poi ancora creatura fragile ed infine ricordo presente in una esistenza interna scolpita nei luoghi più profondi della mente. La madre è un'emozione forte, anche violenta che permane nel rapporto che riusciamo a stabilire con noi stessi: nei conflitti, nella rabbia come nella tenerezza e nel rispetto. Non tutto è buono, non tutto è in armonico equilibrio, non tutto è stato ed è amore.

Andiamo oltre: oltre le melense idealizzazioni che in realtà servono solo ad esibire l'animo nobile (o presunto tale) di chi l'esprime. Oltre i litigi, le rotture, le sottomissioni, le gelosie, le rabbie, oltre il desiderio di riabbracciarla anche solo per pochi istanti, anche solo una volta. Oltre le viscere che ancora ci legano: non le siamo mai appartenuti, eravamo altro, eravamo noi, la nostra vita non la sua, noi ci siamo solo nutriti della sua vita e lei lo sapeva, lo ha sempre saputo e le è sembrato naturale, perché la vita gira così. Oltre ogni cosa per approdare a questo piccolo oceano di scintillante gratitudine. Nel migliore dei casi sarà gratitudine come le miriadi di specchietti luminosi che riflettono il sole sulla superficie increspata del mare calmo in un giorno d'estate.

Non tutte erano pronte per essere madri, forse nessuna lo era davvero e non tutte ce l'hanno fatta: non tutte hanno retto, non per tutte era giusto, ma l'hanno fatto comunque lo stesso, come potevano, come sapevano, come avevano imparato. Solo chi ama la vita, la propria vita ed il proprio essere, ama anche sua madre: ogni altra cosa è pura ipocrisia.

MADRE

La parte più bella di te
era quando tornavi bambina.
Buona e ubbidiente
con qualche timore,
una piccola rabbia,
l'amarezza nascosta.
In cerca del sogno puerile
 che ti fece donna
e poi madre
e poi santa.
Quel desiderio
che non fu mai appagato,
ma semplice e perfetto
come fiore di campo
appassito nell'erba,
dimenticato dai passi
di quell'autunno lontano
coperto di foglie
disseccate al vento
a scaldare la zolla
che ora attende
la nuova fioritura.

Commenti

  1. «Tre giorni dopo, ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesù. E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". Gesù le disse: "Che c'è fra me e te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta". Sua madre disse ai servitori: "Fate tutto quel che vi dirà". C'erano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. Gesù disse loro: "Riempite di acqua i recipienti". Ed essi li riempirono fino all'orlo. Poi disse loro: "Adesso attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato l'acqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Ognuno serve prima vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora". Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.»


    Chiamai Maria mia madre e con amore immenso l'ho seguita come la pupilla degli occhi.

    A me piacciono le tue poesie.

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    Risposte
    1. Grazie Gus, anche del bel passaggio delle nozze di Cana: Gesù fu brusco nel rispondere a sua madre e la sua risposta suona come un diniego, ma lei sapeva... è incredibile, ma spesso funziona proprio così!

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  2. Nulla da aggiungere. Perfetto come la tua poesia. Buona serata.

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  3. Una donna, che sia madre o meno, è come l'acqua che sa adattarsi a ogni situazione e contenitore in cui si trovi. L'acqua è l'elemento fondamentale di questo pianeta, è la vita stessa e non per niente il compito di donare la vita è affidato alle donne. Grazie per il post e la poesia. Buona domenica.

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  4. Cara Sfinge, il nome solo dovrebbe dare sicurezza! Madre.Ciao e buona domenica settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  5. I miei complimenti per i versi.
    Auguri a tutte le mamme.

    RispondiElimina
  6. Siamo mammiferi. Un abbraccio a tutte le mamme.

    RispondiElimina
  7. Risposte
    1. Anche a te, se sei madre Vedetta! :-)

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    2. Magari lo fosse.
      E invece è un uomo.
      Con un nickname che, effettivamente, lascia il dubbio.
      Comunque la tua poesia è molto bella. Come sempre.
      Buonanotte.

      Elimina
    3. Grazie Claudia per le informazioni e l'apprezzamento ;-)

      Elimina

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