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Silvia Romano: liberata e giudicata

Di solito nelle aule di giustizia accade che una persona, un imputato, diciamo, venga prima giudicato e poi, se ritenuto innocente, liberato. Nel caso di Silvia Romano, la cooperante rapita un anno e mezzo fa in Kenya da un gruppo di estremisti islamici, si sta verificando la sequenza opposta: la giovane è stata liberata prima e giudicata poi. Il processo si svolge con procedure sommarie sui social e su certa stampa a partire da ieri l'altro, 8 maggio, giorno in cui abbiamo avuto notizia certa della sua liberazione.. "Il Giornale" di Sallusti titola: "Silvia l'ingrata", mentre sulla medesima lunghezza d'onda, "Libero" di Feltri titola: "Abbiamo liberato un'islamica" il tutto perché pare che la ragazza si sia convertita, a suo dire spontaneamente, alla religione mussulmana. Ora... stando a queste considerazioni, io non credo che Sallusti e Feltri abbiano inteso e compreso liberata nel senso proprio del termine: il fatto è che reagiscono come se fossero stati truffati nell'acquistare un prodotto che alla consegna rivela caratteristiche diverse da quelle attese. 

Nell'immaginario di queste persone e dei loro accoliti non è che la ragazza sia stata liberata: la ragazza è stata comprata e loro volevano acquistare una giovane cattolica, schierata con i crociati contro gli infedeli. Hanno comprato una cattolica e gli è arrivata a casa una mussulmana: ecco perché si sentono truffati, perché questa è gente che le ragazze le compra e perciò si sente in diritto di ordinarle di una certa taglia, di un certo colore di capelli ed occhi, con un livello culturale concordato col venditore, parimenti alle simpatie politiche ed al credo religioso.

Ora le persone che credono che una giovane donna si possa comprare non hanno diritto di parola ed ancor meno di giudizio: io non voglio cadere nella trappola di chi, sia pure con ottime intenzioni, cerca di giustificare la scelta della venticinquenne, parlando di sindrome di Stoccolma, di strategia di sopravvivenza, di facile plagio di una mente giovane con sentimenti religiosi peraltro già profondamente radicati nel senso di colpa (su questo i cattolici non hanno nulla da invidiare a nessuno, n.d.r.). Io non credo che questa giovane debba giustificarsi o discolparsi per le sue scelte personali: se e quando avvertirà la necessità di ripercorrere e rivedere, con o senza l'aiuto di un terapeuta, l'inferno che deve aver vissuto in quest'anno e mezzo, lo farà, ma non ne dovrà dare spiegazione a nessuno: questi sono semplicemente affari suoi! Lei è stata liberata dopo una prigionia durata 18 mesi ed è tornata dalla sua famiglia: questo è quanto. I suoi pensieri come la sua fede religiosa, se desidera averne una, sono liberi perché l'intenzione dello Stato Italiano era liberarla, non comprarla indipendentemente dal fatto che vi sia stato o meno il pagamento di un riscatto e con buona pace di leghisti, populisti, integralisti cattolici, nonché vari rompiscatole gratuiti. Lo Stato Italiano garantisce libertà di pensiero e religione per i suoi cittadini. 

Chi invece crede di averla comprata, facesse almeno la cortesia e dimostrasse il pudore di non venirci poi a parlare dell'assoggettamento del ruolo femminile nella religione mussulmana... Per quanto riguarda il ruolo femminile nelle ideologie religiose comunque, il cristianesimo assegna alle donne un ruolo subalterno e servile da sempre, il fatto che poi nel corso della storia abbia dovuto adeguarsi ai cambiamenti di costume ed alle evoluzioni del pensiero sociale, è altra cosa e nulla impedisce che altrettanto possa avvenire anche in altre religioni. Non essendo stata comprata ed essendo pertanto libera da schiavitù, Silvia Romano fruisce delle tutele della Costituzione italiana

ARTICOLO 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 237 c. 148 c. 151 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 819], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.

ARTICOLO 19Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume [cfr. artt.820].

Su questo argomento credo non vi sia altro da aggiungere se non, a voler essere cortesi con chi ha tanto sofferto (chi sa farlo può, nelle foto che ho accostato, leggere lo sguardo, piuttosto che misurare  i centimetri di pelle scoperta) un sentito ed affettuoso: BENTORNATA SILVIA! 

Commenti

  1. Padre Antonio Albanese, 61 anni, a lungo comboniano in Kenya, direttore di agenzie come Misna e di giornali come Popolo e Missione, conosce bene il mondo che ha inghiottito e poi risputato Silvia Romano.
    Ma quanto può valere una conversione come questa?
    «Non diamo giudizi. Non sappiamo quali siano le condizioni spirituali e mentali di una giovane che sopravvive a un anno e mezzo con gente che ti può far fuori. Non sappiamo quanto sia stata libera. Leggo che si parla di sindrome di Stoccolma. Ma è prematuro. Chi spara giudizi con tanta leggerezza, non sa che cosa sia vivere in Somalia. Un Paese che dal 1991 è in uno stato spaventoso».
    Al Shabaab ferma le persone in strada e le costringe a recitare una sura del Corano: se non sono capaci, vengono uccise sul posto...
    «Ecco. Allora bisogna capire che cos’è successo. L’Islam fanatico ti spinge a uno scambio: la tua conversione in cambio della tua vita. Ne ho conosciuti tanti, di ‘convertiti’. Ho scritto anche un libro sui bambini costretti a combattere, sul lavaggio del cervello che subiscono. Ho visto il sorriso di Silvia, all’aeroporto di Ciampino. Ma quel sorriso non mi dice nulla. Non mi convince. C’è sotto qualcosa di molto più complesso. Io una volta sono stato sequestrato solo pochi giorni, e mi sono bastati per capire come si esca con le ossa rotte, da quelle esperienze».

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    1. Condivido il pensiero Gus e vorrei aggiungere che chiunque si trovi in simili situazioni può anche avere esigenza di non sentirsi vigliacco e salvare non solo la vita, ma anche la stima di sé dichiarandosi convinto della ideologia che deve abbracciare. Meccanismi non dissimili operano nella strutturazione del pensiero socialmente dominante: essere parte di una maggioranza fa sentire protetti, ma gli aspetti più o meno sottilmente intimidatori che pure sono stati parte della dinamica persuasiva, vengono rimossi nella consapevolezza della persona che naturalmente non vuole riconoscersi timorosa e soggiogata. Queste tuttavia sono speculazioni generali che non riguardano in particolare solo le scelte religiose, né nello specifico le scelte di questa giovane alla quale in questo momento credo che vadano solo riconosciute le libertà cui ha diritto. Lei è stata L I B E R A T A quindi è libera punto.

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  2. Possiamo pensarla ognuno a suo modo, ma la vera verità non la sapremo mai!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. La verità è un concetto complesso Tomaso e di certo noi non la conosceremo.

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  3. Entro un paio di settimane nessuno saprà più chi è Silvia Romano. Purtroppo l'oblio sarà l'unica vera liberazione di questa donna.

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    1. Me lo auguro per lei: che la lascino in pace. A volte è quello che basta.

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  4. Prima di tutto son ben felice che sia tornata a casa e sia salva.
    Seconda cosa, potrò anche sbagliarmi, ma la sua conversione se davvero c'è stata, potrebbe anche essere dovuta alla scelta: o ti converti o ti converti.
    Non c'è molta libertà di scelta in certi posti.
    Terza cosa, c'è gente che appre la bocca solo per far prendere aria ai denti.
    Basta.

    Silvia è a casa. Va benissimo così!

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    1. Abbastanza probabile Patricia: l'importante è che ora sia a casa.

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  5. Questo processo sui media e sulla stampa è una grande vergogna,lei non deve giustificare nulla .Vorrei vedere quelli che la criticano nei suoi panni cosa avrebbero fatto.Saluti OLga

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    1. Questo purtroppo non lo vedremo Olga ed è un peccato perché certo ci sarebbe stato da ridere...

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  6. Noi in questo momento abbiamo il dovere del pudore e provare solo felicità. Col tempo si chiariranno le cose.

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    1. Il tempo è galantuomo, come si suol dire, almeno ce lo auguriamo!

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  7. Una notizia davvero bella in un periodo fatto solo di tristi notizie. Questo è tutto ciò che conta, tutto il resto sono solo chiacchiere inutili, inascoltabili, illeggibili per la loro stupidità.
    sinforosa

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  8. Vergognoso l'attacco che ha subito Silvia Romano, in rete ho letto commenti allucinanti, senza il minimo rispetto.
    Sereno giorno.

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    1. Troppo accanimento contro una ragazzina che ha vissuto una esperienza devastante... a volte si perde proprio fiducia nell'umanità.

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  9. sono molto d'accordo con il commento di Gus. Sempre molto difficile dare giudizi e ancora di più mettersi nei panni di una persona che ha subito un avvenimento così grave.A mio avviso su certe cose o persone, o accetti o muori e si fa molto presto a parlare. Indubbiamente non ti nascondo che qualche dubbio resta anche a me. Ma le decisioni della ragazza spettano solo a lei, libera di fare , scegliere ciò che crede.
    Un abbraccio forte mia cara

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    1. Certo Nella: anche lei, come ciascuno di noi, ha diritto di scegliere liberamente.

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  10. Me lo imagino, de hecho, es un asunto completamente italiano.

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