Arrivano le siringhe "intelligenti"
La cosa è tristemente risaputa: non sempre le persone ed i gruppi sociali dimostrano buon senso ed intelligenza, così tocca agli oggetti il compito di diventare "intelligenti" per sopperire alla carenza: Questa è la volta delle siringhe intelligenti presentate ieri dall'Oms insieme con uno studio che dimostra come il riutilizzo della stessa siringa per il trattamento di più persone sia di fatto una delle cause di piccoli focolai epidemici di malattie infettive gravi, quali epatiti B e C ed Aids. Secondo lo studio Oms, fondato sugli ultimi dati disponibili e relativi all'anno 2010, sono 1.700.000 le persone infettate dall'epatite B a causa di un ago riutilizzato, 315.000 quelle che hanno contratto l'epatite C per lo stesso motivo e 33.800 quelle infettate da Hiv per la medesima via.
Giustamente si potrebbe osservare che già esistono da tempo le siringhe monouso in materiale plastico e che la vecchia siringa in vetro da sterilizzare nella sua vaschetta di ebollizione è un ricordo vecchio di almeno mezzo secolo, ma evidentemente questo non basta: sono allo studio infatti tipi di siringa dotate di meccanismi ed accorgimenti che ne impediscano completamente il riutilizzo dopo la prima ed unica iniezione consentita e che siano anche eventualmente dotate di dispositivi capaci di proteggere l'operatore sanitario da eventuali punture accidentali.
L'Oms parla di siringhe con un punto debole nel pistone così da precludere la possibilità di tirarlo indietro perché si romperebbe oppure dotate di meccanismi che blocchino lo stesso pistone, impedendo di fatto la possibilità di ritrarlo: questa caratteristica peraltro impedirebbe in tutti i casi la verifica che la punta dell'ago non sia casualmente finita in vena quando si iniettino sostanze da somministrarsi esclusivamente per via intramuscolare o sottocutanea.
Altro meccanismo (più) "intelligente" della siringa comporta la retrazione automatica dell'ago al termine dell'iniezione.
Ovviamente si tratta di dispositivi consigliabili soprattutto in alcune fasce di popolazione, come i tossicodipendenti, che usano droghe per via iniettiva o anche in quelle fasce di popolazione così povere da essere portate a risparmiare sull'acquisto delle siringhe.
Un ulteriore dispositivo comporta l'incappucciamento automatico dell'ago al termine dell'iniezione in modo da proteggere l'operatore da punture accidentali. Le cosiddette siringhe intelligenti hanno un costo doppio rispetto alle comuni monouso, per cui l'Oms invita al sostegno economico della campagna per la loro diffusione.
A riprova della utilità dei dispositivi vengono richiamati casi di piccoli focolai locali di infezioni gravi e dovute ad iniezioni non sicure: l'ultimo lo scorso dicembre in Cambogia, dove ben 200 persone tra bambini ed adulti sono risultati positivi all'Hiv nel villaggio di Battambang a causa di siringhe infette.
Ogni anno nel mondo vengono somministrate 16 miliardi di iniezioni ed uno dei modi per contenere il rischio della trasmissione di infezioni è quella di limitare la somministrazione per via iniettiva ai casi di stretta necessità, preferendo la via orale, quando è possibile. Nel 90% dei casi le iniezioni sono per via intramuscolare o sottocutanea e la maggior parte di esse è inutile e potrebbe essere sostituita dalla somministrazione orale del farmaco.
Giustamente si potrebbe osservare che già esistono da tempo le siringhe monouso in materiale plastico e che la vecchia siringa in vetro da sterilizzare nella sua vaschetta di ebollizione è un ricordo vecchio di almeno mezzo secolo, ma evidentemente questo non basta: sono allo studio infatti tipi di siringa dotate di meccanismi ed accorgimenti che ne impediscano completamente il riutilizzo dopo la prima ed unica iniezione consentita e che siano anche eventualmente dotate di dispositivi capaci di proteggere l'operatore sanitario da eventuali punture accidentali.
L'Oms parla di siringhe con un punto debole nel pistone così da precludere la possibilità di tirarlo indietro perché si romperebbe oppure dotate di meccanismi che blocchino lo stesso pistone, impedendo di fatto la possibilità di ritrarlo: questa caratteristica peraltro impedirebbe in tutti i casi la verifica che la punta dell'ago non sia casualmente finita in vena quando si iniettino sostanze da somministrarsi esclusivamente per via intramuscolare o sottocutanea.
Altro meccanismo (più) "intelligente" della siringa comporta la retrazione automatica dell'ago al termine dell'iniezione.
Ovviamente si tratta di dispositivi consigliabili soprattutto in alcune fasce di popolazione, come i tossicodipendenti, che usano droghe per via iniettiva o anche in quelle fasce di popolazione così povere da essere portate a risparmiare sull'acquisto delle siringhe.
Un ulteriore dispositivo comporta l'incappucciamento automatico dell'ago al termine dell'iniezione in modo da proteggere l'operatore da punture accidentali. Le cosiddette siringhe intelligenti hanno un costo doppio rispetto alle comuni monouso, per cui l'Oms invita al sostegno economico della campagna per la loro diffusione.
A riprova della utilità dei dispositivi vengono richiamati casi di piccoli focolai locali di infezioni gravi e dovute ad iniezioni non sicure: l'ultimo lo scorso dicembre in Cambogia, dove ben 200 persone tra bambini ed adulti sono risultati positivi all'Hiv nel villaggio di Battambang a causa di siringhe infette.
Ogni anno nel mondo vengono somministrate 16 miliardi di iniezioni ed uno dei modi per contenere il rischio della trasmissione di infezioni è quella di limitare la somministrazione per via iniettiva ai casi di stretta necessità, preferendo la via orale, quando è possibile. Nel 90% dei casi le iniezioni sono per via intramuscolare o sottocutanea e la maggior parte di esse è inutile e potrebbe essere sostituita dalla somministrazione orale del farmaco.
[…] di disporre del vaccino naturalmente raccomandato nell’infanzia, ma anche l’uso di siringhe intelligenti è una campagna sostenuta dall’OMS appunto nella prospettiva di prevenire le infezioni e […]
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