Il clochard (poesia)
Quando capita di vedere qualcosa di insolito, fantastico e terribilmente romantico, basta un'occhiata per capire e cogliere il nocciolo di una vita.
Meglio non pensare, quando la pioggia batte sui vetri a chi non torna ad un giaciglio caldo e trema fin nelle ossa il dolore lancinante del gelo.
Eppure dentro gli stracci batte un cuore più grande non solo del mio.
IL CLOCHARD
Tempesta funambola inoltrata nella notte,
odore di brividi bagnati.
Occhi lucidi incappottati
al buio nel tumulto dell'acqua.
Dimmi chi sei,
chinato il capo,
estrai le note
da un archetto strisciante
sul tuo violino scordato.
Perché esposto alla strada
ti inventi melodie incantate
che stridono dolcemente
nel sommesso lamento.
Sotto la tettoia
battuta dal vento,
quel bus che non arriva
e tu
a raccogliere
i fiori degli sguardi
passati.
Great post. Thank you.
RispondiEliminaGrazie per la tua lettura ed il tuo apprezzamento Akash
EliminaLettura molto interessante
RispondiEliminaOttimi versi. Grazie!
RispondiEliminaGrazie Leandro!
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