Torre Del Greco, il parcheggio al porto: la protesta viaggia sui social
Argomento della contesa è un fazzoletto di suolo pubblico, area demaniale, situata al molo di levante del porto di Torre del Greco: la zona appare transennata già da diversi giorni. Si tratta di un'area antistante diversi locali pubblici e pescherie, da anni già normalmente adibita ad area di parcheggio libero e gratuito per residenti ed i visitatori. La protesta è scattata venerdì scorso, il 20 ottobre, appena si è sparsa la voce che la zona sarebbe stata ceduta in concessione ad un privato, sembra un commerciante del luogo, per farne un parcheggio a pagamento.
La locale Cooperativa di pescatori ha lanciato la propria protesta sui social network, soprattutto attraverso facebook, ed oggi ha presidiato la zona per raccogliere le firme dei cittadini, necessarie ad esercitare pressione nelle sedi competenti ed evitare così la costruzione del parcheggio. Protagonisti della protesta i pescatori, che, rappresentati dal presidente della cooperativa, Porzio, due anni fa, il 6 Ottobre 2015, avevano presentato istanza alla Regione Campania per ottenere la concessione proprio di quell'area, ricevendo però il 30 giugno 2016 risposta negativa con la seguente motivazione: "(...) che il porto di Torre Del Greco è allo stato privo di regolamentazione, e che l'area interessata dalla richiesta è all'attualità in consegna all'Amministrazione Comunale per l'esecuzione di lavori". I pescatori spiegano che ad oggi non risulta ancora in atto alcun piano di regolamentazione dell'area portuale, dunque come si spiega la concessione?
Le circostanze descritte comunque costituirono "motivi ostativi" in forza dei quali non venne rilasciata la concessione alla Cooperativa. Ora, viste le motivazioni (assenza di regolamentazione e lavori in corso dell'Amministrazione Comunale, che di per sé, non escluderebbero la creazione di un parcheggio autorizzato) la cosa più ovvia da pensare vedendo le transennature era che fossero riferite a lavori di riqualificazione del Comune. Probabilmente per questo le proteste non sono scattate subito. Non sappiamo però come si sia diffusa la voce invece, della concessione ad altro soggetto privato, né quale ne sia la fondatezza, ma da venerdì scorso continuano le proteste.
Fatto sta che la Regione nella nota del 30 giugno 2016 ha formalizzato per iscritto che l'area "è in consegna all'Amministrazione comunale" mentre oggi a fronte della protesta dei pescatori, il Comune asserisce che il demanio compete esclusivamente alla Regione e dunque: l'area è stata ceduta in concessione? E chi ha dato la concessione a chi? Per chiarezza e trasparenza sarebbe meglio saperlo da fonte ufficiale piuttosto che da voci che circolano.
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