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Esorcizziamo pure, purché si sappia cosa

Nell'ultimo paio di giorni la stampa ed i social sono stati teatro di accese polemiche in merito ad un corso di esorcismo, comparso sulla piattaforma Sofia del Miur: un portale destinato all'offerta formativa per i docenti. Il corso  è stato organizzato dalla UPRA, l'Università Pontificia Regina Apostolorum, che però dopo le polemiche ne ha ritirato, proprio poche ore fa, l'avviso dal sito del MIUR. L'UPRA è una università cattolica e confessionale: le facoltà sono infatti teologia, filosofia e bioetica. Ora nella religione cattolica il diavolo esiste ed esistono gli esorcisti nonché gli esorcismi: ovviamente andranno studiati al pari della prova ontologica dell'esistenza di Dio. I corsi di studi, i master e le formazioni sono probabilmente indirizzati ai sacerdoti, magari ai diaconi ed agli insegnanti di religione.

Eh sì, perché nella scuola italiana esistono gli insegnanti di religione, cattolica naturalmente, e non v'è dubbio che nascano problemi a diversi livelli quando si desidera esonerare un allievo dall'ora di religione: allora se proprio dobbiamo polemizzare su qualcosa chiediamoci perché uno stato laico, come, stando alla carta costituzionale, dovrebbe essere l'Italia permetta che venga insegnata nelle scuole la religione cattolica. Questa rappresenta sì la tradizione religiosa del nostro paese per la maggior parte delle persone, ma esistono anche famiglie atee, testimoni di Geova in numero crescente, evangelisti, buddisti e mussulmani. 

Alcune delle famiglie che potrebbero essere motivate a farlo, per lo più evitano di esonerare il figlio dall'ora di religione, valutando giustamente che il bambino potrebbe sentirsi discriminato nell'essere allontanato dai compagni, i quali d'altro canto potrebbero maturare nei sui riguardi una qualche forma di diffidenza. Stendiamo poi un velo pietoso sulla circostanza che le possibili attività alternative di fatto non esistono e gli insegnanti si troverebbero con l'imbarazzo e la seccatura di dover gestire i piccoli dissidenti (e nessuno vuole irritare l'insegnante, vero?). Allora, staccandoci un attimo i paraocchi, la polemica, se la si deve fare, non va centrata sul corso di esorcismo, ma sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole.

Nel dizionario Treccani online si legge che il verbo esorcizzare deriva dal latino e prima ancora dal greco (ἐξορκίζω) e significa scongiurare, allontanare o cacciare via: è un termine molto usato soprattutto in senso lato come quando parliamo di esorcizzare le nostre paure, il dolore o qualunque cosa che non ci piaccia. Va riconosciuto che in questo momento parlare e polemizzare sugli esorcismi è, a mio avviso, una eccellente tecnica per esorcizzare (allontanare da noi e dalla nostra mente) preoccupazioni e malesseri certamente meno divini, ma probabilmente non meno capaci di procurarci, in quanto popolo e nazione, danni abbastanza seri: cose come la recessione, la perdita di posti di lavoro, il blocco della crescita economica, la regressione culturale, il diffondersi del razzismo, la secessione dei ricchi (i poveri però continueranno a versare le tasse allo stato, eh!) l'isolamento internazionale... e si potrebbe continuare, ma è inutile dilungarsi: se vogliamo esorcizzare qualcosa non abbiamo che l'imbarazzo della scelta!

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