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Il maestro di Foligno e il ministro Salvini

Allora del maestro di Foligno non è dato conoscere le generalità: non sono state diffuse, ma tutti sanno che ha abusato della sua cattedra per umiliare un bimbo di colore, additandolo al disprezzo della classe perché "brutto" ed "inguardabile" e costringendolo quindi all'angolo con la schiena rivolta alla cattedra. Secondo le cronache il maestro ha reiterato la persecuzione anche in un'altra classe verso la sorellina di quello stesso bimbo. Come è noto, la cosa è stata denunciata ed è attualmente oggetto di una indagine interna per cui il maestro è stato sospeso. Salvini si affretta a declinare ogni responsabilità per l'accaduto: "Che sia sempre colpa di Salvini fa ridere" dice lui, commentando l'episodio a Mattino 5.

Il maestro si giustifica, spiegando che si è trattato di un "esperimento sociale". Anche il dottor Mengele faceva degli esperimenti, a quel che si racconta: erano esperimenti medici, che ledevano l'incolumità fisica dei bambini, ma mi pare che l'abbiano giudicato un criminale di guerra lo stesso, né che il fuoco dell'amore di scienza gli sia valso da giustificazione. Un esperimento sociale può ledere invece la salute e la crescita psico-affettiva di un individuo e non soltanto: l'esperienza della gogna sociale vissuta da alcuni adolescenti, presi di mira dai cyberbulli, ad esempio, ne ha spinti diversi al suicidio.

La domanda è: può un insegnante ignorare che qualsiasi tipo di sperimentazione deve rispettare alcune fondamentali norme etiche? Può un insegnante ignorare che l'esperienza della gogna sociale  è tanto più pericolosa e grave per le possibili conseguenze, quanto più sprovveduta e fragile è la persona che vi viene esposta? Può un insegnante ignorare che il bambino è la persona sensibile, permeabile e fragile per antonomasia? Ma se veramente ignora queste cose è davvero una persona capace e competente per il ruolo di insegnante ed educatore dei più piccoli? Domande retoriche ovviamente: i casi sono due o la persona è del tutto incapace e confusa oppure in malafede e perciò si va arrampicando sugli specchi per conservare il suo posto di lavoro dopo aver fatto qualcosa che sperava passasse tutto sommato inosservato nell'imperante clima di razzismo e xenofobia, che da qualche tempo regna nel nostro paese. 

Salvini non c'entra, lui sostiene, ma sappiamo che in questi stessi giorni ha risposto ad una madre, il cui figlio adottivo è stato minacciato e bullizzato perché di colore, che lei (la madre) doveva comprendere e rispettare "il bisogno di sicurezza e legalità" (sic) dei suoi concittadini. Ora questa povera donna (che tra l'altro ha perso la propria figlia e per questo ha adottato il giovane immigrato) si è trovata scritte sui  muri come AMMAZZA AL NEGAR e forse con tutta la buona volontà, non ci arriva a capire che legalità il ministro dell'interno riesca a vedere nell'imbrattare i muri e minacciare di morte un giovane. 

La minaccia di morte è un reato (art.612 c.p.) ed anche scrivere sui muri è reato (art. 639 c. p.). Insomma qui non facciamo gli avvocati, ma c'è Google per i primi ragguagli, ministro! Ora quale bisogno di legalità ravviserà il ministro nel commettere due reati, ciascuno dei quali, con le dovute aggravanti, comporta la condanna ad almeno un anno di reclusione? Chi commette reati delinque, non esprime certo un bisogno di legalità e sicurezza ed in questo caso la sicurezza minacciata è quella della persona offesa.

La domanda è: può un ministro dell'interno ignorare la natura delinquenziale e l'illegalità delle minacce rivolte ad un cittadino per scelte legittime della sua vita privata? Può un ministro della Repubblica non sapere che minacciare di morte qualcuno ed imbrattare i muri della sua casa sono atti assolutamente illegali perseguibili e punibili a norma di legge? E se davvero un ministro dell'interno preferisce giustificare i reati piuttosto che tutelare la legge, è veramente una persona dotata di tutte le qualità necessarie per rivestire dignitosamente il proprio ruolo di ministro (dell'interno per giunta)? Domande retoriche ovviamente...


Commenti

  1. Questo Paese è intriso d'odio, questi episodi sono in continuo aumento.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina

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