Carni rosse sotto accusa per rischio cardiovascolare e cancro mammario
Due diverse ricerche pubblicate di recente hanno messo in relazione l'assunzione di carni rosse con gli alimenti con una aumentata incidenza di cancro al seno per le donne ed un maggiore rischio di malattie cardiovascolari e morte per scompenso cardiaco negli uomini: insomma le carni rosse sembrano proprio sotto accusa per i potenziali danni alla salute che potrebbero produrre.
Sono stati documentati 2.830 casi di cancro della mammella in 20 anni di follow up e l'aumento complessivo del rischio legato al consumo di carni rosse è stato stimato del 22% con un legame dose dipendente, nel senso che ogni porzione giornaliera in più di questo alimento è stata correlata con un incremento del rischio del 13%. La sostituzione di porzioni di carne rossa con diverse sorgenti di proteine è stata per contro correlata ad una parallela riduzione del rischio.
Gli autori comunque ritengono che il dato debba essere confermato da ulteriori ricerche prima di essere considerato sicuramente attendibile.
Sono state accertate 266 morti per insufficienza cardiaca e 2891 diagnosi di insufficienza cardiaca, i soggetti con un consumo di carni rosse maggiore di 75 gr. al giorno hanno presentato un rischio di insufficienza cardiaca del 24% più elevato rispetto a quelli che ne consumavano meno di 25 gr. al giorno.
Anche in questo caso il danno è risultato dose dipendente e si stima che per ogni 50 gr in più nel consumo giornaliero aumenti il rischio di insufficienza cardiaca dell'8%.
- La prima ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica British Medical Journal è stata condotta da studiosi statunitensi (Walter C Willet, Maryam S Farvid et al.) che hanno esaminato 88.803 donne sottoponendo loro dei questionari sui propri stili alimentari.
Sono stati documentati 2.830 casi di cancro della mammella in 20 anni di follow up e l'aumento complessivo del rischio legato al consumo di carni rosse è stato stimato del 22% con un legame dose dipendente, nel senso che ogni porzione giornaliera in più di questo alimento è stata correlata con un incremento del rischio del 13%. La sostituzione di porzioni di carne rossa con diverse sorgenti di proteine è stata per contro correlata ad una parallela riduzione del rischio.
Gli autori comunque ritengono che il dato debba essere confermato da ulteriori ricerche prima di essere considerato sicuramente attendibile.
- La seconda ricerca ha riguardato gli uomini ed il lavoro è stato pubblicato dall'American Heart Association , gli autori (Joanna Kaluza, Agneta Akesson e Alicja Wolk) hanno preso in esame 37.035 uomini svedesi di età compresa tra i 35 ed i 79 anni sani e senza storia di malattie cardiache: il consumo di carne rossa e gli stili alimentari sono stati valutati con un questionario somministrato nel 1997, il follow up è durato mediamente 11,8 anni.
Sono state accertate 266 morti per insufficienza cardiaca e 2891 diagnosi di insufficienza cardiaca, i soggetti con un consumo di carni rosse maggiore di 75 gr. al giorno hanno presentato un rischio di insufficienza cardiaca del 24% più elevato rispetto a quelli che ne consumavano meno di 25 gr. al giorno.
Anche in questo caso il danno è risultato dose dipendente e si stima che per ogni 50 gr in più nel consumo giornaliero aumenti il rischio di insufficienza cardiaca dell'8%.
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