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Garante privacy: costa 500 miliardi di dollari l'anno la criminalità in rete. Google multato per un milione di euro

Nel complesso ammontano a 4 milioni di euro le sanzioni amministrative comminate dal garante della privacy nell'anno 2013: sono state rilevate 850 violazioni di carattere amministrativo, nettamente in crescita rispetto al 2012, quando ne erano state segnalate 578.

 Google è stato multato per il servizio Street View e dovrà rispondere per un milione di euro, l'azione è stata intrapresa in accordo con altre autorità della UE nel rispetto delle norme per la privacy adottate.

Ma nel mirino del garante è finito di tutto:

  • l'utilizzo dei cookie, che partendo da finalità commerciali (marketing mirato) finiscono per tracciare l'utente anche rispetto ad informazioni e dati sensibili, cosicché è stato preordinato un modello per la richiesta di consenso all'utilizzo dei cookie.
  • dati personali messi on line dalle pubbliche amministrazioni
  • attività cosiddette aggressive di telemarketing
  • cyberbullismo
  • violazioni delle banche dati dei gestori di telefonia, eventi di cui dovrebbero essere informati tanto gli utenti quanto il garante.
Delle irregolarità riscontrate 71 sono state segnalate alla autorità giudiziaria soprattutto per situazioni in cui si è rilevata la completa mancanza dei minimi requisiti di tutela della privacy degli utenti.
La criminalità in rete, dal furto di identità agli attacchi informatici alla sottrazione di valuta virtuale, viene stimata con un costo di 500 miliardi di dollari l'anno.
Sono inoltre state stabilite linee guida per contrastare lo spam e le attività promozionali indesiderate.
Nel lavoro di relazione col pubblico il Garante ha risposto a 31.000 quesiti riguardanti soprattutto il rapporto con le pubbliche amministrazioni, le telefonate promozionali e la pubblicazione di documenti da parte delle P.A. Vi sono stati 606 provvedimenti collegiali e 22 pareri resi dal Collegio al Parlamento. 
222 sono stati i ricorsi decisi, 411 le ispezioni che hanno riguardato soprattutto call center, gestori di telefonia, banche dati del fisco e violazioni dei  dati  nelle telecomunicazioni.

In generale si cerca di mettere ordine in una materia immensa e confusa fino ad oggi insufficientemente disciplinata, ma che di fatto rappresenta un enorme potere di controllo e manipolazione.

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