Effetti del maltrattamento ed abuso in età precoce sullo sviluppo cerebrale
Condizioni di deprivazione socio ambientale, maltrattamenti ed abusi subiti in età infantile, come già da tempo acquisito, possono sortire effetti a lungo termine non soltanto sull'assetto di personalità e sulla struttura emozionale, ma anche sulla organizzazione cognitiva e sullo sviluppo intellettivo.
Benché la cosa sia un dato già conosciuto ed emerso nelle ricerche sulla media di QI in rapporto alle variabili sopra menzionate, oggi questo elemento è stato studiato anche sul piano anatomico, grazie a sofisticate indagini neuroradiologiche che hanno coinvolto tre campioni di bambini con diverso tipo di ELS (Early life stress) vale a dire gruppi di minori che avevano subito abusi fisici o trascuratezza in età precoce ed un gruppo di controllo senza storia di deprivazione e/o abuso.
La ricerca, pubblicata su Biological Psychiatry e condotta da un gruppo di studiosi della Wisconsin Madison University dimostra una alterazione dello sviluppo di alcune zone cerebrali nei minori abusati.
Sono stati studiati 128 bambini mediamente di 12 anni di età, che avevano subiti vari tipi di abuso e comparati con un gruppo di coetanei allevati in condizioni serene, che non avevano sperimentato povertà, deprivazione o abuso: per ciascun caso è stata somministrata una intervista sia al minore che ai genitori o tutori e quindi effettuato uno studio neuroradiologico principalmente mirato ad evidenziare anomalie dell'ippocampo e dell'amigdala. Il lavoro sembra dimostrare un sottodimensionamento dell'amigdala dei piccoli che avevano subito abusi in età precoce ed un sottodimensionamento dell'ippocampo per i bambini che vivevano in ambienti poveri e deprivati, rispetto ai controlli.
Quanto un tale elemento possa o debba essere considerato predittivo di disturbi e/o difficoltà nelle età successive è tuttavia difficile da stabilire: al momento di fatto si tratta solo di un riscontro neurobiologico il cui significato deve ancora essere compreso a fondo.
Benché la cosa sia un dato già conosciuto ed emerso nelle ricerche sulla media di QI in rapporto alle variabili sopra menzionate, oggi questo elemento è stato studiato anche sul piano anatomico, grazie a sofisticate indagini neuroradiologiche che hanno coinvolto tre campioni di bambini con diverso tipo di ELS (Early life stress) vale a dire gruppi di minori che avevano subito abusi fisici o trascuratezza in età precoce ed un gruppo di controllo senza storia di deprivazione e/o abuso.
La ricerca, pubblicata su Biological Psychiatry e condotta da un gruppo di studiosi della Wisconsin Madison University dimostra una alterazione dello sviluppo di alcune zone cerebrali nei minori abusati.
Sono stati studiati 128 bambini mediamente di 12 anni di età, che avevano subiti vari tipi di abuso e comparati con un gruppo di coetanei allevati in condizioni serene, che non avevano sperimentato povertà, deprivazione o abuso: per ciascun caso è stata somministrata una intervista sia al minore che ai genitori o tutori e quindi effettuato uno studio neuroradiologico principalmente mirato ad evidenziare anomalie dell'ippocampo e dell'amigdala. Il lavoro sembra dimostrare un sottodimensionamento dell'amigdala dei piccoli che avevano subito abusi in età precoce ed un sottodimensionamento dell'ippocampo per i bambini che vivevano in ambienti poveri e deprivati, rispetto ai controlli.
Quanto un tale elemento possa o debba essere considerato predittivo di disturbi e/o difficoltà nelle età successive è tuttavia difficile da stabilire: al momento di fatto si tratta solo di un riscontro neurobiologico il cui significato deve ancora essere compreso a fondo.
Molto interessantre...argomento delicato e complesso..
RispondiEliminaGrazie Clara..un abbraccio!
Grazie a te Nella: purtroppo è così ed a volte (per fortuna non sempre) alcuni danni sono irreversibili .... :-( Buona serata a te, Nella!
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