Conflitto PDL, magistratura: l'equilibrio di Napolitano e gli schieramenti della stampa.
Esistono situazioni in cui è impossibile tacere ed è impossibile non schierarsi.
Altrove in questo blog ho promesso a chi mi segue "onestà intellettuale", intendendo con questo il fatto che opinioni ed interpretazioni vengono presentate come tali in maniera esplicita e pertanto esposte al vaglio della critica di chi legge, ma onestà intellettuale significa anche presentare le proprie opinioni come proprie, appunto, e non come quelle di qualcun altro.
Presentare la propria interpretazione come se appartenesse ad altri non è onestà, ma mistificazione.
Per spiegare a cosa mi riferisco, vi propongo di seguito i titoli di alcuni organi di stampa:
- Il Giornale (direttore Vittorio Feltri) a caratteri cubitali: "Sia garantita a Berlusconi la partecipazione politica"
- Libero (direttore Maurizio Belpietro): "Napolitano striglia le toghe. Situazione politica delicata: serve equità nei processi"
- Repubblica (direttore Ezio Mauro): "Alt di Napolitano a giudici e PDL"
- Rainews24 (direttore Monica Maggioni): "Napolitano: evitare tensioni destabilizzanti per il nostro sistema democratico"
- Corriere della sera (direttore Ferruccio De Bortoli): "Garantire partecipazione di Berlusconi a fase politica in corso".
Ora si potrebbe continuare, ma mi limiterò a questo, perchè diversamente la cosa diventa noiosa peggio dell'elenco del telefono! E procediamo con qualche riflessione: intanto se qualcuno ci riporta le parole esatte del comunicato del presidente, potremmo a nostra volta cercare di capirci qualcosa, sperando di capire bene e senza attribuire al presidente il nostro pensiero.
Prima di partire per questa ricerca rileviamo che:
_ tra i titoli elencati il più sbilanciato e mistificatorio è quello di Libero (bravo Belpietro! Ha vinto il 1° premio),
_ sia il Giornale che il Corriere estrapolano una frase del presidente che indica una parte (quella destinata ad avere conseguenze fattive, ndr) del pensiero espresso da Napolitano,
_ La Repubblica e Rainews esprimono la sostanziale sintesi di una posizione di equilibrio che, si ritiene, Napolitano abbia cercato di conservare.
Le parole di Napolitano pare che alla fine le trascrivano tutti (menomale, almeno questo!):
"È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo nelle elezioni, di veder garantito che il suo leader possa partecipare alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile"
"(...) non è da prendersi nemmeno in considerazione l'aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori giuoco - 'per via giudiziaria' come con inammissibile sospetto si tende ad affermare - uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale"
"(...) ho indicato nel più severo controllo di legalità un imperativo assoluto per la salute della Repubblica da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell'investitura popolare ricevuta."
Sembra che Napolitano voglia venire incontro alle preoccupazioni del PDL, ma "li strigli" (un sorriso, prego!) per i loro inammissibili sospetti e riaffermi che Berlusconi è perseguibile se ha commesso reati e nessuna investitura popolare lo esonera da questo ... ma ... avrò capito bene?
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