Recensione di "Ombre" di Renato Fiorito
Un romanzo di impegno sociale, ma non solo, un intreccio di
storie e di destini: la corruzione e la disonestà dei potenti, l’autenticità di
affetti e di valori umani dei poveri. Un messaggio implicito in ogni storia, ma
anche più volte dichiarato, spiegato a
molte voci inclusa quella del narratore, ma questo ancora non è tutto.
Si intrecciano, come
le vite dei protagonisti, posizioni denuncia,
di etica laica e religiosa, tessute tuttavia nella tela magica del fato.
Emozioni e storie distinte, sfumate, mescolate o sovrapposte come colori su una
tela che, guardata dalla giusta distanza, quella che consente di coglierne
l’insieme, suggerisce una visione romantica e fiabesca della vita, qualcosa
comunque che riesce a trasmettere emozioni e coinvolge quindi l’attenzione del
lettore.
Non una, ma molte trame scorrono parallele, quiete, talvolta
stagnanti ed a tratti invece tumultuose: in fondo tutto ciò che accade è un
piccolo miracolo dell’amore o della follia. Le storie che vengono raccontate
sono quelle dei barboni, i senza tetto e senza fissa dimora, che vivono ai
margini della città, nella capitale: gente che ha perso tutto e trascina la propria vita tra i cartoni di
giacigli improvvisati, le elemosine e le mense della caritas. Molti di questi
poveracci hanno avuto una vita ed una storia di “normalità”, ma sono naufragati
per avere improvvisamente perduto ciò che solo contava per loro: la casa, il
tenore di vita, ma soprattutto gli
affetti, perché ciò che rende
povero un uomo è la solitudine …
Così viene rivelata la storia dell’anziana violinista che ha
potuto fermare il tempo, ma non rinnegare il proprio amore, quella del giovane
pittore che raggiunge il successo dopo aver perduto la sua donna e che sarà
ucciso in un certo senso solo dalla sua stessa paura, la storia del baro e
quella dell’uomo che ha subito l’assassinio della donna che amava, quella del marito tradito e del giovane professore
fuggito dalla guerra. C’è l’anziana coppia vittima della crisi economica e
della chiusura di una fabbrica, la prostituta straniera ed altro ancora. A
queste storie, per uno scherzo del destino, se ne incrociano altre di alcuni
personaggi celebri e potenti con la loro arroganza, la mancanza di scrupoli, la
violenza, le tattiche truffaldine dell’abuso e del malaffare e … di una donna,
una qualunque, emancipata, moderna, “in carriera” con i suoi successi ed il suo
squallore quotidiano, una donna che senza essere un’eroina, morirà tragicamente
per amore come un’eroina … donna del destino o forse donna schiava del suo
destino: chi può dirlo?
Si nasce per caso, si vive per errore o per capriccio,
esistono l’amore, la lealtà, la carità, l’amicizia, la cattiveria,
l’indifferenza, la solitudine … e tutto gira confondendosi nel vortice delle
menti svuotate della memoria in una realtà parallela fatta solo di ombre.
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