Consumo precoce di alcolici tra gli adolescenti Italiani
29/03/2013
La legge italiana non consente il consumo di alcolici e di sigarette ai minori di 16 anni, ma secondo uno studio dell' "Hbsc-Italia (Health Behaviour school-aged children): rapporto sui dati 2010" risulta che la stragrande maggioranza dei ragazzi fa già uso di alcolici al di sotto di questo limite di età.
L'indagine nelle regioni italiane, condotta da Cavallo, Giacchi, Vieno et al., ha riguardato ragazzi di 11, 13 e 15 anni che frequentavano scuole pubbliche o paritarie ed era inclusa nell'ambito di una ricerca più ampia di livello internazionale della HBSC sotto il patrocinio dell'OMS (organizzazione mondiale della sanità).
Sono stati presi in considerazione ragazzi di 1° e 3° media e ragazzi di 1° superiore.
Sono stati distribuiti 75.000 questionari anonimi nelle classi selezionate per la campionatura.
Il questionario comprendeva sei sezioni riguardanti:
– dati anagrafici (età, sesso, struttura familiare);
– classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori);
– indicatori di benessere percepito (stato di salute e di benessere);
– autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di accettazione di sé);
– rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i coetanei, l’ambiente scolastico);
– comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo libero, abitudini alimentari e igiene orale, alcol, fumo e sostanze).
Allora per quanto riguarda l'abitudine al fumo di tabacco, questo interessa il 12,6% dei quindicenni come abitudine quotidiana, mentre il 73,4% non fuma affatto ed il rimanente 14% lo fa occasionalmente.
L'uso di alcolici riguarda come abitudine quotidiana il 2,7% degli undicenni, il 3,2% dei tredicenni ed il 6,4% dei quindicenni.
Solo il 20,4% dei quindicenni non beve mai alcolici, frequente è l'uso settimanale (25,6% a 15 anni) minore quello quotidiano (6,4% sempre a 15 anni) per il rimanente si tratta di uso occasionale, mensile o ancora più raro.
L'uso di cannabis tra i quindicenni incide complessivamente per il 16,4% per lo più occasionale (solo 1,6% di uso quotidiano).
In conclusione la cattiva abitudine maggiormente diffusa e potenzialmente più dannosa in questa fascia d'età sembra risulti essere il consumo di alcol.
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