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Riconoscere la Palestina: dopo la Svezia si muove la Gran Bretagna

La Svezia si è mossa per prima: il 5 ottobre il primo ministro svedese, Stefan Lofven, ha espresso l'intenzione di riconoscere la Palestina come Stato, rilevando che in questo modo la Svezia ha inteso rendersi promotrice tra le nazioni della UE di una iniziativa tesa a favorire la pace israelo-palestinese, obiettivo raggiungibile solo previo appunto il riconoscimento di dignità e diritti alla Palestina.
L'esempio svedese, malgrado abbia subito suscitato polemiche, oggi è stato seguito dal Parlamento inglese: una mozione per il riconoscimento della Palestina come Stato è stata approvata dal Parlamento del Regno Unito con  274 voti favorevoli e 12 contrari.

La mozione non è tuttavia vincolante per l'esecutivo: ad oggi a parte la Svezia, nessun altro stato europeo ha riconosciuto la nazione palestinese, malgrado l'inclusione della Palestina come Stato osservatore (non membro) deliberata  dall'ONU  nel novembre 2012 (138 voti a favore, 9 contrari 41 astenuti degli stati membri).

Israele è contrario alla mozione del Parlamento inglese, come lo è stato alla scelta del premier svedese, ed insinua che il riconoscimento della Palestina metterebbe a rischio la composizione dell'annoso conflitto: il fatto purtroppo è che i palestinesi, reclusi nel loro fazzoletto di terra, senza possibilità di uscire dai confini ed esposti alle incursioni militari israeliane, con lo sterminio sistematico della popolazione messo in atto negli ultimi 70 anni, nonché alle invasioni dei continui insediamenti ed espansioni territoriali israeliane sembrano piuttosto una riserva di ostaggi umani.

In che modo il riconoscimento dello stato palestinese metterebbe a rischio la pace?
Dobbiamo temere che agli eventuali riconoscimenti faranno seguito altre incursioni militari in Palestina ed altri stermini di civili?
Dovremmo dunque percepire il riconoscimento dello stato palestinese come minaccia?
 Esiste davvero un diritto internazionale?
Questa arroganza è tollerabile nel diritto internazionale?

Commenti

  1. Non è tollerabile questa arroganza,Israele sa bene che il riconoscimento della Palestina è segno dell'inizio della sua decadenza non tanto quanto per e verso la Palestina ma agli occhi degli altri stati.Un somma di interessi e collaborazioni che verrebbero meno,un segno della fine del forzato; perchè dovuto, rispetto nei suoi confronti.Il segno della perdita della sua 'egemonia economica e questo non è cosa da poco. è il segno che qualche stato sta tentando iniziando un emarginazione nei suoi confronti,forse stanchi sia per interessi politici ed economici di tutta la loro arroganza e di quel che Israele rappresenta.
    Ciao

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  2. Non è tollerabile questa arroganza,Israele sa bene che il riconoscimento della Palestina è segno dell'inizio della sua decadenza non tanto quanto per e verso la Palestina ma agli occhi degli altri stati.Un somma di interessi e collaborazioni che verrebbero meno,un segno della fine del forzato; perchè dovuto, rispetto nei suoi confronti.Il segno della perdita della sua 'egemonia economica e questo non è cosa da poco. è il segno che qualche stato sta tentando iniziando un emarginazione nei suoi confronti,forse stanchi sia per interessi politici ed economici di tutta la loro arroganza e di quel che Israele rappresenta.
    Ciao

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  3. Una storia tristissima Carolina ... silenzi e lasciar fare da far accapponare la pelle: si molti interessi economici in gioco. La vita e la dignità umana valgono poco in questo mondo :-(
    Mi auguro si riesca a mettere un punto fine a questa storia vergognosa. Buona serata Carolina.

    RispondiElimina
  4. Una storia tristissima Carolina ... silenzi e lasciar fare da far accapponare la pelle: si molti interessi economici in gioco. La vita e la dignità umana valgono poco in questo mondo :-(
    Mi auguro si riesca a mettere un punto fine a questa storia vergognosa. Buona serata Carolina.

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