Nausea (poesia)
Accade a volte, senza averlo voluto e neanche pensato fino ad un istante prima che la nausea ti prenda, come una lucidità rigettata e nascosta a lungo, ma che all'istante rivela il non senso di una umanità intera: un momento in cui si perde il buono, senza amore, solo uno sguardo cinico e beffardo sulla follia del genere umano, che si arrovella dall'individuo alla specie per sentirsi il più grande, il più bello, il più importante, a caccia di un amore dissolto nello specchio di Narciso...
Quel giorno in cui smetti di credere nei tuoi simili, quel giorno squarciato in un istante che rivela una dimensione diversa: forse non è che un istante, forse...
NAUSEA
Un giorno senza sole,
nella luce d'acciaio,
umida di nebbioline
coagulate in cielo:
velo screziato sull'opaco,
lancinante fino alle ossa.
Giorno calato nel grigio informe
di ogni nullità dagli occhi ebeti
ed abbrutiti di scintillanti promesse
echeggianti nel vuoto
privo di risonanze
dell'etere insano.
Fu estirpato l'amore,
smarrito nel gioco
di specchi
degli involucri vacui.
Mamma mia, che brutta giornata. Speriamo che la nebbia si diradi ed esca di nuovo il Sole :-)
RispondiEliminaMa no, Salichella... in fondo poi si impara la tolleranza e si apprende anche quanto sia complessa la realtà: la realtà sembra una soltanto come un fascio di luce bianca, ma basta un prisma per scomporla ed una lente colorata per vedere ciò che è si verità, ma... non tutta la verità...
EliminaMa allora, sotto ogni arcobaleno c'è nascosta la pentola della verità... ^_^
EliminaAccidenti! Sei un poeta ^_^
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