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L'invecchiamento dell'umanità: problema sanitario, politico e sociale

Se vi capita di rammaricarvi ogni tanto per gli anni che passano e vi dischiudono le porte della cosiddetta terza età, forse vi sarà di conforto sapere che siete in buona compagnia: non siete i soli ad invecchiare, ma tutta la specie umana tende inesorabilmente all'invecchiamento, probabilmente almeno in parte per i progressi della medicina che hanno consentito un notevole allungamento della durata media della vita, unitamente alle politiche di controllo delle nascite: sta di fatto che, secondo una informativa diffusa oggi dall'OMS si prevede che nel 2020 per la prima volta nella storia dell'umanità, il numero di persone di 60 anni ed oltre supererà il numero di bambini al di sotto dei 5 anni di età! Nel 2050 le persone di 60 e più anni saranno 2 miliardi, più del doppio di oggi che se ne contano 841 milioni.

L'OMS fa riferimento ad una serie di articoli pubblicati su Lancet relativi appunto a questa problematica: certamente l'invecchiamento della specie impone la necessità di adeguamenti nei servizi e negli stili di vita, oltre che nei trattamenti sanitari. Il fatto è che non tutte le persone che invecchiano raggiungono le età avanzate in buone condizioni di salute: anzi le fasce d'età dai 60 in su rappresentano attualmente il 23% del carico totale di malattie e morte.
L'incrementarsi della popolazione anziana pone quindi problemi economici, organizzativi e sociali di grande impatto. 
Si prevede ad esempio che le persone che soffrono di deterioramento cognitivo legato alla vecchiaia saranno 135 milioni nel 2050, contro i 44 milioni di oggi.

Sarà pertanto necessario adeguare i sistemi assistenziali e sanitari e soprattutto puntare sulle campagne di prevenzione, in modo da favorire il raggiungimento della età anziana in buona salute: la prevenzione dovrebbe riguardare soprattutto le malattie croniche che spesso affliggono la vecchiaia, quali malattie respiratorie, cardiache, muscolo scheletriche e neurologiche. Servizi di assistenza e prevenzione dovrebbero essere diffusi ed accessibili nei costi, sarebbe inoltre necessario modificare normative e stili di vita: favorire una più lunga permanenza nel mondo del lavoro, ridurre l'uso del sale alimentare e scoraggiare il consumo di tabacco: insomma riciclare socialmente questa longeva umanità per trasformarla da costo sociale in risorsa sociale.

Commenti

  1. mi sembra un bellissimo articolo con ottimi propositi, condivisibili certamente da tutti. speriamo nel mentre che l'inquinamento globale non viaggi alle attuali velocità, perchè rischierebbe di vanificare i propositi detti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo: un quadro nell'insieme un tantino inquietante, una umanità che invecchia in un mondo sempre più sporco ed inquinato! Come a dire che così non durerà in eterno...
      Grazie Gabriella, un saluto.

      Elimina

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