Piatto unico: un pranzo già pronto per il settimo giorno (ricetta)
Buona domenica, cari amici: oggi teoricamente sarebbe il giorno del riposo settimanale, certo non è così per tutti. Molti negozi, soprattutto di alimentari sono aperti per non dire dei servizi di ristorazione, dei fiorai e... naturalmente di chi si occupa della cura della propria famiglia.
D'altro canto non è detto che il giorno di riposo debba necessariamente cadere di domenica, anche se questo è quello che succede alla maggior parte della gente: i parrucchieri riposano il lunedì, i bar il martedì di solito, le casalinghe... mai!
Ecco, sulla cura della famiglia qualcosa dovremmo dire: l'accudimento concreto, quello diciamo materiale del nucleo familiare (tipo pulire, riordinare, fare spesa, cucinare, lavare e stirare) è solo una parte della relazione di cura che il genitore (solitamente la madre nella nostra cultura) stabilisce con ciascun membro della famiglia: in realtà l'aspetto essenziale di questa cura è quello affettivo.
Non a caso nella concezione di molti il ruolo terapeutico viene considerato un ruolo materno: ora nella cura affettiva (come del resto in quella concreta) non sempre è bene fare di più, spesso bisogna riuscire a fare di meno per favorire la crescita delle persone: infatti, in molti casi è bene fare un passo indietro e lasciare spazio. Per crescere occorre disporre di spazio libero da occupare, altrimenti si resta compressi ed in competizione.
Facile a dirsi, certo, ma in un gruppo sociale sano ciascuno deve (o dovrebbe) poter disporre di un proprio spazio individuale e quindi: come persuadervi a prendervi una giornata libera, tutta per voi?
Se avete bambini piccoli, ovviamente, affidateli ad un adulto (anche la vostra dolce metà che di solito se la scansa elegantemente: un'esperienza di full immersion con pappe, pannolini e capricci è molto formativa per chiunque).
Sopravviveranno, è garantito, ma se proprio avete difficoltà nell'agire ciò che vi sembra un vile abbandono (sia pure temporaneo) allora lasciate un piccolo segno delle vostra esistenza in vita: un piatto unico già pronto per il pranzo, poi andate in gita con i vostri amici, al mare, in campagna, dove vi pare! E divertitevi, tenendo preferibilmente spento il cellulare.
Cosa lasciate pronto? Ci sono diverse opzioni e vi prometto che le esamineremo una per volta ogni domenica: oggi prepareremo una teglia di pasta al forno.
Cosa vi occorre?
- La pasta, preferibilmente di qualità grossa da tener bene la cottura (maccheroni, rigatoni e simili) la quantità dipende dal numero di commensali ovviamente: per 4 persone 400 gr. dovrebbero andare.
- La passata di pomodoro: una bottiglia di passata dovrebbe bastare.
- La carne tritata: mettiamo un 300 gr.
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Provola: 250 gr. circa
- Prosciutto cotto: 100 gr.
-Vino bianco: un mezzo bicchiere.
Ora fate soffriggere il trito in un pentolino con olio extravergine, quando è rosolato sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare, quindi aggiungete la passata e fate cuocere per una mezz'ora coperto. Intanto mettete sul fuoco l'acqua per la pasta, salate, aspettate che cominci a bollire e mettete la pasta: dovete colarla al dente, almeno un paio di minuti prima della cottura indicata sul pacchetto. Mettete la pasta in una teglia e condite col sugo, tocchetti di provola, pezzetti di prosciutto e parmigiano, se piace anche una spolveratina di pepe. In superficie cospargete il sugo rimanente, spolverate con parmigiano e decorate con tocchetti di latticino.
Infornate a 180° per mezz'ora. Sfornate e lasciate raffreddare: al momento di consumare basta scaldare per una decina di minuti in forno normale o 2-3 minuti al microonde.
Preparate lo zaino per la fuga: buona domenica! ;-)
D'altro canto non è detto che il giorno di riposo debba necessariamente cadere di domenica, anche se questo è quello che succede alla maggior parte della gente: i parrucchieri riposano il lunedì, i bar il martedì di solito, le casalinghe... mai!
Ecco, sulla cura della famiglia qualcosa dovremmo dire: l'accudimento concreto, quello diciamo materiale del nucleo familiare (tipo pulire, riordinare, fare spesa, cucinare, lavare e stirare) è solo una parte della relazione di cura che il genitore (solitamente la madre nella nostra cultura) stabilisce con ciascun membro della famiglia: in realtà l'aspetto essenziale di questa cura è quello affettivo.
Non a caso nella concezione di molti il ruolo terapeutico viene considerato un ruolo materno: ora nella cura affettiva (come del resto in quella concreta) non sempre è bene fare di più, spesso bisogna riuscire a fare di meno per favorire la crescita delle persone: infatti, in molti casi è bene fare un passo indietro e lasciare spazio. Per crescere occorre disporre di spazio libero da occupare, altrimenti si resta compressi ed in competizione.
Facile a dirsi, certo, ma in un gruppo sociale sano ciascuno deve (o dovrebbe) poter disporre di un proprio spazio individuale e quindi: come persuadervi a prendervi una giornata libera, tutta per voi?
Se avete bambini piccoli, ovviamente, affidateli ad un adulto (anche la vostra dolce metà che di solito se la scansa elegantemente: un'esperienza di full immersion con pappe, pannolini e capricci è molto formativa per chiunque).
Sopravviveranno, è garantito, ma se proprio avete difficoltà nell'agire ciò che vi sembra un vile abbandono (sia pure temporaneo) allora lasciate un piccolo segno delle vostra esistenza in vita: un piatto unico già pronto per il pranzo, poi andate in gita con i vostri amici, al mare, in campagna, dove vi pare! E divertitevi, tenendo preferibilmente spento il cellulare.
Cosa lasciate pronto? Ci sono diverse opzioni e vi prometto che le esamineremo una per volta ogni domenica: oggi prepareremo una teglia di pasta al forno.
Cosa vi occorre?
- La pasta, preferibilmente di qualità grossa da tener bene la cottura (maccheroni, rigatoni e simili) la quantità dipende dal numero di commensali ovviamente: per 4 persone 400 gr. dovrebbero andare.
- La passata di pomodoro: una bottiglia di passata dovrebbe bastare.
- La carne tritata: mettiamo un 300 gr.
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Provola: 250 gr. circa
- Prosciutto cotto: 100 gr.
-Vino bianco: un mezzo bicchiere.
Ora fate soffriggere il trito in un pentolino con olio extravergine, quando è rosolato sfumate con un mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare, quindi aggiungete la passata e fate cuocere per una mezz'ora coperto. Intanto mettete sul fuoco l'acqua per la pasta, salate, aspettate che cominci a bollire e mettete la pasta: dovete colarla al dente, almeno un paio di minuti prima della cottura indicata sul pacchetto. Mettete la pasta in una teglia e condite col sugo, tocchetti di provola, pezzetti di prosciutto e parmigiano, se piace anche una spolveratina di pepe. In superficie cospargete il sugo rimanente, spolverate con parmigiano e decorate con tocchetti di latticino.
Infornate a 180° per mezz'ora. Sfornate e lasciate raffreddare: al momento di consumare basta scaldare per una decina di minuti in forno normale o 2-3 minuti al microonde.
Preparate lo zaino per la fuga: buona domenica! ;-)
Ciao Clara, leggendo pensavo ad alcune coppie che conosco e mi chiedevo cosa potrebbe accadere se la mamma abbandonasse tutto per un giorno. Probabilmente salterebbe per aria la casa... :D però hai ragione, sono esperienze istruttive.
RispondiEliminaNaaaaa! Siamo tutti utili e nessuno indispensabile, poi la mamma non è mai stata a letto con un raffreddore, un febbrone che la faceva solo dormire?
EliminaMolti si adagiano per comodo (grandi e piccini): vedi, mia cara, la mamma è la persona che fa per te ogni cosa necessaria che tu non sei ancora capace di fare da solo, diversamente dalla governante che fa anche quello che tu sapresti fare, ma in cambio di congrua remunerazione, con un preciso orario di servizio e fruendo dei suoi giorni di libertà... Sono esperienze istruttive per tutti di sicuro!! Un abbraccio Poiana.