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3.330 morti e 248.200 feriti: il bilancio della guerra sull'asfalto

Gli incidenti stradali che hanno fatto vittime, morti e/o feriti, sulle strade italiane nel 2014 sono stati complessivamente 174.400 ed il numero di persone decedute a causa dell'incidente entro il 30° giorno è di 3.330 mentre i feriti sono stati 248.200: il dato diffuso ieri dall'Istat sembra il bilancio di una guerra o di una grave catastrofe naturale, eppure si tratta di cifre che sono in calo rispetto all'anno precedente, il 2013, il numero totale di incidenti si è infatti ridotto del 3,77% i morti sono l'1,62% in meno ed i feriti calati del 3,58% la mortalità tuttavia, ovvero il rapporto in percentuale tra il numero di morti e quello degli incidenti è aumentato tra il 2013 ed il 2014 dall'1,87% all'1,91%.
Questo vuol dire che vi sono stati meno incidenti, ma si è trattato di fatti più gravi.

L'entità della diminuzione dei morti è ovviamente maggiore e più confortante, se si considerano gli ultimi 13 anni: nel paragone col 2001 infatti, il numero di morti sulle strade si è ridotto del 53,1%  mentre nel confronto col 2010 la diminuzione è del 19,1% ma appena del -1,6% tra il 2013 ed il 2014.
L'Italia è inserita nel programma europeo 2011-2020 che prevede il dimezzamento dei morti entro la scadenza: attualmente la mortalità per milione di abitanti in Italia è di 55 morti sulla strada per ogni milione di abitanti a fronte di una media europea di 51 per milione: da questo punto di vista i paesi più sicuri sono Malta (26) e Svezia (28) mentre la maglia nera per la sicurezza sulle strade è della Lettonia (106) e Romania (91).


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