L'ozio è il padre dei vizi (e danneggia gravemente la salute)
Di recente pubblicazione sul sito dell'OMS la scheda riguardante l'importanza della attività fisica come misura igienica necessaria a conservare la salute psicofisica.
La inattività infatti è stata correlata ad un incremento della incidenza sia di disturbi mentali, quali ansia e depressione, che propriamente fisici come patologie cardiovascolari e neoplastiche!
Per attività fisica si intende qualsiasi movimento che coinvolga l'apparato motorio e locomotorio, vale a dire tutto il sistema muscolo scheletrico, quindi ci si riferisce anche a tutte le attività quotidiane ed ordinarie svolte da ciascun individuo e non soltanto agli allenamenti ed esercizi di tipo sportivo.
Nella ricerca OMS è stato possibile quantificare il danno prodotto alla salute delle popolazioni mondiali dalla mancanza di esercizio fisico: 3.200.000 muoiono ogni anno nel mondo a causa di stili di vita eccessivamente sedentari, in quanto la mancanza di movimento viene considerato un fattore di rischio rilevante per le malattie non trasmissibili (MNT) vale a dire: ipertensione, cancro e diabete.
Specificamente l'ozio rappresenta il quarto fattore di rischio alla base della mortalità globale ed incide per il 6% di tutte le morti, praticamente viene dopo l'ipertensione, al 13% per il corrispondente parametro, del fumo al 9% ed è alla pari col diabete, condizione che incide ugualmente del 6% sulla mortalità globale.
In particolare, secondo lo studio dell'OMS l'ozio sarebbe responsabile del 21-25% di casi di cancro alla mammella ed al colon, del 27% dei casi di diabete e del 30% dei casi di cardiopatia ischemica.
Dalle indagini che sono state condotte risulta che un adulto su tre non svolge una attività motoria adeguata alla tutela della propria salute, pertanto gli stati membri hanno sottoscritto un documento nel quale si sono impegnati a promuovere l'attività fisica con appropriate politiche nazionali e con l'obiettivo di ridurre la inattività del 10% entro il 2015: tali politiche tuttavia sono operative al momento solo in 56 Stati.
In effetti non si tratta soltanto di promuovere programmi di educazione sanitaria, ma anche e soprattutto di creare spazi di verde e luoghi dove sia possibile e piacevole passeggiare o comunque ritrovare il piacere del movimento. La cosa passa anche attraverso programmi di sicurezza che neutralizzino la microcriminalità presente nelle strade: molte persone infatti tendono a muoversi poco perché mancano gli spazi per praticare qualsivoglia tipo di esercizio ed allenamento o perché temono la pericolosità della strada.
Anche la riduzione degli inquinanti atmosferici e del traffico automobilistico possono invogliare le persone a fare movimento ed è quindi necessario orientare le politiche nazionali in tal senso, garantendo trasporti pubblici efficienti e riduzione delle emissioni di inquinanti industriali ed automobilistici.
OMS ed UNESCO stanno mettendo promuovendo un progetto (QPE) mirato a rendere accessibile a tutti la possibilità di svolgere discipline motorie.
Quale è la quantità e quale il tipo e la qualità adeguata di attività motoria da effettuare per la tutela della salute?
L'OMS consiglia circa 60 minuti al giorno di esercizi moderati ed intensi per bambini ed adolescenti e circa 150 minuti a settimana per gli adulti: l'esercizio singolo deve durare almeno 10 minuti per essere efficace.
Insomma dovremmo ritrovare il piacere di muoverci ed ascoltare anche il nostro corpo.
La inattività infatti è stata correlata ad un incremento della incidenza sia di disturbi mentali, quali ansia e depressione, che propriamente fisici come patologie cardiovascolari e neoplastiche!
Per attività fisica si intende qualsiasi movimento che coinvolga l'apparato motorio e locomotorio, vale a dire tutto il sistema muscolo scheletrico, quindi ci si riferisce anche a tutte le attività quotidiane ed ordinarie svolte da ciascun individuo e non soltanto agli allenamenti ed esercizi di tipo sportivo.
Nella ricerca OMS è stato possibile quantificare il danno prodotto alla salute delle popolazioni mondiali dalla mancanza di esercizio fisico: 3.200.000 muoiono ogni anno nel mondo a causa di stili di vita eccessivamente sedentari, in quanto la mancanza di movimento viene considerato un fattore di rischio rilevante per le malattie non trasmissibili (MNT) vale a dire: ipertensione, cancro e diabete.
Specificamente l'ozio rappresenta il quarto fattore di rischio alla base della mortalità globale ed incide per il 6% di tutte le morti, praticamente viene dopo l'ipertensione, al 13% per il corrispondente parametro, del fumo al 9% ed è alla pari col diabete, condizione che incide ugualmente del 6% sulla mortalità globale.
In particolare, secondo lo studio dell'OMS l'ozio sarebbe responsabile del 21-25% di casi di cancro alla mammella ed al colon, del 27% dei casi di diabete e del 30% dei casi di cardiopatia ischemica.
Dalle indagini che sono state condotte risulta che un adulto su tre non svolge una attività motoria adeguata alla tutela della propria salute, pertanto gli stati membri hanno sottoscritto un documento nel quale si sono impegnati a promuovere l'attività fisica con appropriate politiche nazionali e con l'obiettivo di ridurre la inattività del 10% entro il 2015: tali politiche tuttavia sono operative al momento solo in 56 Stati.
In effetti non si tratta soltanto di promuovere programmi di educazione sanitaria, ma anche e soprattutto di creare spazi di verde e luoghi dove sia possibile e piacevole passeggiare o comunque ritrovare il piacere del movimento. La cosa passa anche attraverso programmi di sicurezza che neutralizzino la microcriminalità presente nelle strade: molte persone infatti tendono a muoversi poco perché mancano gli spazi per praticare qualsivoglia tipo di esercizio ed allenamento o perché temono la pericolosità della strada.
Anche la riduzione degli inquinanti atmosferici e del traffico automobilistico possono invogliare le persone a fare movimento ed è quindi necessario orientare le politiche nazionali in tal senso, garantendo trasporti pubblici efficienti e riduzione delle emissioni di inquinanti industriali ed automobilistici.
OMS ed UNESCO stanno mettendo promuovendo un progetto (QPE) mirato a rendere accessibile a tutti la possibilità di svolgere discipline motorie.
Quale è la quantità e quale il tipo e la qualità adeguata di attività motoria da effettuare per la tutela della salute?
L'OMS consiglia circa 60 minuti al giorno di esercizi moderati ed intensi per bambini ed adolescenti e circa 150 minuti a settimana per gli adulti: l'esercizio singolo deve durare almeno 10 minuti per essere efficace.
Insomma dovremmo ritrovare il piacere di muoverci ed ascoltare anche il nostro corpo.
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