Tre italiani su quattro cercano sesso in rete, uno su tre considera accettabile il sesso tra adulti e minori: la sorprendente inchiesta di Save the Children
Sono stati pubblicati oggi i risultati di una inchiesta condotta da Ipsos per l'organizzazione Save the Children in occasione della prossima giornata Safer internet day 2014 prevista per l'11 febbraio che la Commissione europea dedica ai minori, in special modo agli adolescenti per sensibilizzarli all'uso responsabile della comunicazione e della socialità in rete.
L'inchiesta è stata condotta su un campione di adulti tra i 25 ed i 64 anni, intervistati in merito a diverse tematiche ed i risultati emersi risultano per diversi aspetti sconcertanti.
Il dato che viene sottolineato e che genera maggiori perplessità sta nel fatto che ben il 38% degli adulti considera "accettabile" che adulti e minori possano interagire sessualmente.
Il 37% degli italiani frequenta i social on line alla ricerca di relazioni sentimentali e sessuali ed il 28% degli adulti ha tra i propri contatti adolescenti che conosce solo virtualmente.
Gli adulti inoltre percepiscono gli adolescenti odierni come più maturi sessualmente e disinibiti ed uno su dieci li considera i principali responsabili degli eventuali approcci sessuali con gli adulti.
La maggior parte degli intervistati comunque, il 49%, attribuisce la responsabilità della iniziativa di carattere sessuale agli adulti, ma una percentuale sostanziosa, il 41%, ritiene che anche i minori siano parimenti coinvolti nella responsabilità di iniziare relazioni a sfondo sessuale.
La maggior parte, tre italiani su quattro, considera irresponsabile ed immaturo l'adulto che avvicina un minore per motivi sessuali e ritiene che tale squilibrio sia legato al bisogno di esercitare potere su di una persona più fragile, il 39% stigmatizza tali condotte come una vera e propria malattia.
La maggior parte degli adulti, 81%, ritiene sia frequente in rete il contatto connotato sessualmente tra adulti e minori. Una scarsa vigilanza familiare sui giovani viene messa sotto accusa dal 52% degli intervistati ed il 58% ritiene che possano capitare a qualsiasi minore incontri sessuali rischiosi con adulti.
Ma chi sono gli adulti che navigano in rete?
Si tratta di persone che spesso cercano attraverso la rete di colmare carenze nella vita sociale e di relazione esistente nella propria realtà quotidiana, inoltre nella fascia d'età compresa tra i 45 ed i 54 anni 3 persone su 4 sono in cerca di relazioni sentimentali e/o sessuali.
Il 92% degli adulti si connette da casa e soprattutto la sera (54%) con maggiore affollamento durante i giorni feriali e meno nei fine settimana.
Il 16% ritiene che non sia rischioso per un minore accettare l'amicizia virtuale di sconosciuti, ma la percentuale cala al 13% tra gli adulti che hanno figli.
Chi sono invece i ragazzi più vulnerabili?
Il 42% degli adulti intervistati ritiene che vi siano particolari condizioni relative alla storia personale ed al contesto familiare in cui vive il minore, tali da renderlo maggiormente esposto ai rischi della rete: le situazioni considerate predisponenti sarebbero una carenza affettiva vissuta all'interno delle mura domestiche, una cultura familiare permissiva verso la sessualità precoce o ancora la precarietà economica.
Particolarmente carente la cultura degli italiani sotto il profilo giuridico: la conoscenza delle leggi che regolano la materia risulta acquisita in maniera erronea o piuttosto approssimativa.
L'inchiesta è stata condotta su un campione di adulti tra i 25 ed i 64 anni, intervistati in merito a diverse tematiche ed i risultati emersi risultano per diversi aspetti sconcertanti.
Il dato che viene sottolineato e che genera maggiori perplessità sta nel fatto che ben il 38% degli adulti considera "accettabile" che adulti e minori possano interagire sessualmente.
Il 37% degli italiani frequenta i social on line alla ricerca di relazioni sentimentali e sessuali ed il 28% degli adulti ha tra i propri contatti adolescenti che conosce solo virtualmente.
Gli adulti inoltre percepiscono gli adolescenti odierni come più maturi sessualmente e disinibiti ed uno su dieci li considera i principali responsabili degli eventuali approcci sessuali con gli adulti.
La maggior parte degli intervistati comunque, il 49%, attribuisce la responsabilità della iniziativa di carattere sessuale agli adulti, ma una percentuale sostanziosa, il 41%, ritiene che anche i minori siano parimenti coinvolti nella responsabilità di iniziare relazioni a sfondo sessuale.
La maggior parte, tre italiani su quattro, considera irresponsabile ed immaturo l'adulto che avvicina un minore per motivi sessuali e ritiene che tale squilibrio sia legato al bisogno di esercitare potere su di una persona più fragile, il 39% stigmatizza tali condotte come una vera e propria malattia.
La maggior parte degli adulti, 81%, ritiene sia frequente in rete il contatto connotato sessualmente tra adulti e minori. Una scarsa vigilanza familiare sui giovani viene messa sotto accusa dal 52% degli intervistati ed il 58% ritiene che possano capitare a qualsiasi minore incontri sessuali rischiosi con adulti.
Ma chi sono gli adulti che navigano in rete?
Si tratta di persone che spesso cercano attraverso la rete di colmare carenze nella vita sociale e di relazione esistente nella propria realtà quotidiana, inoltre nella fascia d'età compresa tra i 45 ed i 54 anni 3 persone su 4 sono in cerca di relazioni sentimentali e/o sessuali.
Il 92% degli adulti si connette da casa e soprattutto la sera (54%) con maggiore affollamento durante i giorni feriali e meno nei fine settimana.
Il 16% ritiene che non sia rischioso per un minore accettare l'amicizia virtuale di sconosciuti, ma la percentuale cala al 13% tra gli adulti che hanno figli.
Chi sono invece i ragazzi più vulnerabili?
Il 42% degli adulti intervistati ritiene che vi siano particolari condizioni relative alla storia personale ed al contesto familiare in cui vive il minore, tali da renderlo maggiormente esposto ai rischi della rete: le situazioni considerate predisponenti sarebbero una carenza affettiva vissuta all'interno delle mura domestiche, una cultura familiare permissiva verso la sessualità precoce o ancora la precarietà economica.
Particolarmente carente la cultura degli italiani sotto il profilo giuridico: la conoscenza delle leggi che regolano la materia risulta acquisita in maniera erronea o piuttosto approssimativa.
Commenti
Posta un commento
Allora? Vuoi dirmi che ne pensi?
Grazie per ogni contributo, tieni solo presente che:
* I commenti non inerenti l'argomento del post verranno considerati messaggi personali e privati.
** I commenti contenenti link verranno considerati spam.
*** I commenti contenenti insulti, volgarità e/o attacchi personali a chiunque, non verranno affatto considerati.
I tre generi di commenti sopra elencati non saranno pubblicati o, se erroneamente pubblicati, verranno rimossi appena possibile.
Grazie a tutti per la lettura ed il tempo dedicato al post.
Grazie a quelli che lasceranno una traccia del loro pensiero.