Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

Il "primo abbraccio" salverà 50.000 neonati

Veramente suggestiva la campagna lanciata la scorsa settimana dell'OMS mirata alla prevenzione delle patologie e morti neonatali nelle regioni del Pacifico Occidentale: First Embrace, decollata il 5 marzo, si propone di diffondere alcune buone pratiche di assistenza al neonato, attraverso l'utilizzazione di un protocollo semplice da applicare, assolutamente economico ed a basso costo, che, nella sua naturalità e facilità di applicazione, si calcola possa salvare la vita a 50.000 neonati ogni anno entro il 2020.
Il 50% della mortalità infantile al di sotto dei 5 anni riguarda il primo mese di vita e la EENC (Early Essential Newborne Care) può essere attuata in ogni situazione: l'aspetto suggestivo delle raccomandazioni OMS sta nel prescrivere il primo abbraccio tra madre e bambino, ovvero il contatto a pelle come la prima misura da adottare in ordine di successione temporale e necessaria non solo a stabilire il primo solido legame affettivo, ma soprattutto a fornire al neonato sia il calore che le difese immunitarie capaci di proteggerlo da infezioni e complicazioni rischiose alla nascita. Secondo il protocollo raccomandato solo dopo il primo contatto di pelle fra madre e bambino si dovrebbe provvedere a recidere e chiudere il cordone ombelicale e solo dopo la prima poppata a base di colostro (prodotto dalla ghiandola mammaria prima del latte e potente veicolo di prima immunizzazione del neonato) si dovrà procedere ad altre misure di prevenzione , quali somministrazione di vitamina K, profilassi oculare, esami di routine e pesatura.

La campagna primo abbraccio nasce da una iniziativa Unicef, che a maggio 2014 ha pubblicato un piano d'azione 2014-2020 per la salute dei neonati nelle zone del Pacifico Occidentale. In effetti credenze, pregiudizi, costumi ed abitudini locali possono rappresentare un ostacolo all'adozione di queste semplici buone pratiche e pertanto si ritiene importante la campagna informativa e la diffusione delle conoscenze tra gli operatori sanitari e la popolazione delle zone a rischio.

Commenti

Potrebbero interessarti anche:

"Ire piro e nun facive pere, mò ca si santo che miracule vuò fa'?". Un proverbio antico.

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

L'antica saggezza dei proverbi: "O munn è comm un so fà 'ncapa"

Il cielo stellato (poesia)

Il volo del gabbiano