Il doodle di Google per Gabriella Mistral
Oggi Google celebra con un doodle dedicato Gabriela Mistral nel 126° anniversario della sua nascita: era una poetessa di nazionalità cilena, la prima donna dell'America latina che ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1945. Gabriela Mistral non era che uno pseudonimo: si chiamava Lucila de Maria del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga, ma amava firmarsi Gabriela Mistral col nome di Gabriele D'Annunzio ed il cognome di Frederic Mistral, i suoi poeti preferiti.
Una donna che ha conosciuto e vissuto fino in fondo la condizione di donna anche o forse soprattutto nei suoi aspetti più logoranti e dolorosi: allevata dalla madre sola perché il padre aveva abbandonato la famiglia quando lei non aveva che tre anni, ha conosciuto e venerato il valore ed il sacrificio della maternità.
Femminista per condizione oggettiva prima ancora che per scelta, ha dovuto maturare in fretta e trovare poi la via del suo riscatto di donna attraverso la cultura e la poesia.
L'immagine di Google contiene le prime parole di una delle sue poesie più famose:
"Dame la mano y danzaremos;
dame la mano y me amarás.
..."
vale la pena di tradurla prima di dire qualsiasi altra cosa di questa appassionata figura della cultura femminile:
DAMMI LA MANO
Dammi la mano e danzeremo,
dammi la mano e mi amerai,
come un solo fiore saremo,
come un fiore e nulla più.
Il medesimo verso canteremo,
il medesimo verso balleremo,
come una spiga onduleremo,
come una spiga e nulla più.
Il tuo nome è Rosa ed io Speranza,
però il tuo nome dimenticherai,
perché saremo una danza
sulla collina e nulla più.
Versi d'amore di una semplicità e con una pienezza emozionale ed immaginifica tali che da soli basterebbero a descrivere l'autrice.
Gabriela Mistral era nata a Vicuna, una piccola cittadina cilena, il 7 aprile del 1889, ha iniziato a pubblicare poesie nel 1904, appena all'età di 15 anni e nel 1914 ha ricevuto il primo premio letterario nazionale. La sua tematica poetica è incentrata sull'amore, ma anche sul dolore profondamente sofferto nella sua vita: Gabriela vede morire suicidi persone a lei care e vicine, il primo giovane conosciuto da adolescente nel 1906 che si suicida nel 1909 ed un nipote, Juan Miguel, amato come un figlio e morto suicida a soli 17 anni nel 1943.
Nel 1929 perde la madre a cui dedica una parte della sua pubblicazione "Tala".
Nel corso della sua vita ha girato il mondo non solo i paesi dell'America latina, ma anche gli Stati Uniti e l'Europa. Il 15 novembre del 1945 le viene assegnato il Nobel per la letteratura.
Muore per cancro a Long Island negli Usa il 10 gennaio del 1957.
Una donna che ha conosciuto e vissuto fino in fondo la condizione di donna anche o forse soprattutto nei suoi aspetti più logoranti e dolorosi: allevata dalla madre sola perché il padre aveva abbandonato la famiglia quando lei non aveva che tre anni, ha conosciuto e venerato il valore ed il sacrificio della maternità.
Femminista per condizione oggettiva prima ancora che per scelta, ha dovuto maturare in fretta e trovare poi la via del suo riscatto di donna attraverso la cultura e la poesia.
L'immagine di Google contiene le prime parole di una delle sue poesie più famose:
"Dame la mano y danzaremos;
dame la mano y me amarás.
..."
vale la pena di tradurla prima di dire qualsiasi altra cosa di questa appassionata figura della cultura femminile:
DAMMI LA MANO
Dammi la mano e danzeremo,
dammi la mano e mi amerai,
come un solo fiore saremo,
come un fiore e nulla più.
Il medesimo verso canteremo,
il medesimo verso balleremo,
come una spiga onduleremo,
come una spiga e nulla più.
Il tuo nome è Rosa ed io Speranza,
però il tuo nome dimenticherai,
perché saremo una danza
sulla collina e nulla più.
Versi d'amore di una semplicità e con una pienezza emozionale ed immaginifica tali che da soli basterebbero a descrivere l'autrice.
Gabriela Mistral era nata a Vicuna, una piccola cittadina cilena, il 7 aprile del 1889, ha iniziato a pubblicare poesie nel 1904, appena all'età di 15 anni e nel 1914 ha ricevuto il primo premio letterario nazionale. La sua tematica poetica è incentrata sull'amore, ma anche sul dolore profondamente sofferto nella sua vita: Gabriela vede morire suicidi persone a lei care e vicine, il primo giovane conosciuto da adolescente nel 1906 che si suicida nel 1909 ed un nipote, Juan Miguel, amato come un figlio e morto suicida a soli 17 anni nel 1943.
Nel 1929 perde la madre a cui dedica una parte della sua pubblicazione "Tala".
Nel corso della sua vita ha girato il mondo non solo i paesi dell'America latina, ma anche gli Stati Uniti e l'Europa. Il 15 novembre del 1945 le viene assegnato il Nobel per la letteratura.
Muore per cancro a Long Island negli Usa il 10 gennaio del 1957.
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