Riprende la crescita della disoccupazione in febbraio
Gli italiani sperano di riuscire finalmente ad agganciarsi al carro degli altri paesi occidentali nella risalita dalla crisi e qualche iniezione di ottimismo, nell'ottica della "profezia che si autodetermina", certamente è salutare, per questo, malgrado in questa fase non siano certamente opportuni certi toni trionfalistici ad ogni minima variazione casualmente positiva, non è da biasimare del tutto l'atteggiamento dei media filogovernativi, che tendono a valorizzare appunto quei dati, anche minimi, che potrebbero rappresentare un segnale positivo: purtroppo poi bisogna fare anche i conti con la realtà e la realtà è che la disoccupazione è tornata a crescere in febbraio, stando ai dati Istat.
In febbraio 2015 il numero degli occupati si è ridotto dello 0,2% sono stati cioè persi 44.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, anche se nel confronto tendenziale, vale a dire rispetto a febbraio 2014, l'occupazione risulta comunque in aumento dello 0,4% con un incremento di 93.000 posti di lavoro in più. La disoccupazione aumenta in febbraio, rispetto a gennaio, dello 0,7% abbiamo cioè 23.000 disoccupati in più: il tasso di disoccupazione torna al 12,7% ed è in aumento sia nel confronto mensile che annuale con una crescita dello 0,2% rispetto a febbraio 2014: nel complesso dei 12 mesi il numero dei disoccupati è aumentato del 2,1% con un netto di 67.000 disoccupati in più. Anche il numero degli inattivi cresce su base mensile dello 0,1% mentre il tasso di inattività si conserva sostanzialmente stabile al 36%.
Fin qui le "riforme" che hanno suscitato tante polemiche violente per avere penalizzato il mondo del lavoro, non sembrano avere sortito effetti positivi sull'occupazione e sulla produttività, né incoraggiato gli investimenti stranieri: quello che affossa l'economia italiana purtroppo è il malcostume di diffusa corruttela ed evasione fiscale (tutt'altro che civile) non certo le garanzie e la dignità del lavoro, ma questo è un concetto difficile da assimilare.
In febbraio 2015 il numero degli occupati si è ridotto dello 0,2% sono stati cioè persi 44.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, anche se nel confronto tendenziale, vale a dire rispetto a febbraio 2014, l'occupazione risulta comunque in aumento dello 0,4% con un incremento di 93.000 posti di lavoro in più. La disoccupazione aumenta in febbraio, rispetto a gennaio, dello 0,7% abbiamo cioè 23.000 disoccupati in più: il tasso di disoccupazione torna al 12,7% ed è in aumento sia nel confronto mensile che annuale con una crescita dello 0,2% rispetto a febbraio 2014: nel complesso dei 12 mesi il numero dei disoccupati è aumentato del 2,1% con un netto di 67.000 disoccupati in più. Anche il numero degli inattivi cresce su base mensile dello 0,1% mentre il tasso di inattività si conserva sostanzialmente stabile al 36%.
Fin qui le "riforme" che hanno suscitato tante polemiche violente per avere penalizzato il mondo del lavoro, non sembrano avere sortito effetti positivi sull'occupazione e sulla produttività, né incoraggiato gli investimenti stranieri: quello che affossa l'economia italiana purtroppo è il malcostume di diffusa corruttela ed evasione fiscale (tutt'altro che civile) non certo le garanzie e la dignità del lavoro, ma questo è un concetto difficile da assimilare.
Commenti
Posta un commento
Allora? Vuoi dirmi che ne pensi?
Grazie per ogni contributo, tieni solo presente che:
* I commenti non inerenti l'argomento del post verranno considerati messaggi personali e privati.
** I commenti contenenti link verranno considerati spam.
*** I commenti contenenti insulti, volgarità e/o attacchi personali a chiunque, non verranno affatto considerati.
I tre generi di commenti sopra elencati non saranno pubblicati o, se erroneamente pubblicati, verranno rimossi appena possibile.
Grazie a tutti per la lettura ed il tempo dedicato al post.
Grazie a quelli che lasceranno una traccia del loro pensiero.