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Maschere e mascherine

Mi ritrovo oggi a riflettere su come cambia il significato delle parole nel corso del tempo ed in base agli eventi che si susseguono nella storia. Cambiano i significati anche di parole semplici, quelle con valore puramente denotativo e pertanto capaci di riferirsi e rappresentare semplicemente un oggetto concreto, come appunto la parola "Maschera". Fino ad oggi associavamo la maschera al carnevale ed ancora di più la mascherina alle feste carnevalesche dei bimbi o anche, volendone cogliendone l'accezione figurata, la associavamo alla finzione, all'interpretazione di un ruolo ed alla menzogna che copre il vero volto delle persone. 

Oggi invece se parliamo di maschere e soprattutto di mascherine pensiamo a tutt'altro, vale a dire ai dispositivi di protezione sanitaria dal contagio da Covid-19: il carnevale è passato da un pezzo e le mascherine sono uno degli argomenti più frequentemente discussi in questo periodo. La copertura del volto che rappresenta la caratteristica principale della maschera viene ora diversamente interpretata: la funzione della copertura non è più quella di nascondere, ma invece quella di proteggere

A dire il vero chi si nasconde lo fa sempre per proteggersi da un pericolo reale od immaginario: celarsi dietro una maschera è di solito uno dei modi che permettono di evitare conflitti oppure consentono di insinuarsi senza rischio in contesti dove sia possibile carpire informazioni utili ai propri scopi. La funzione protettiva della maschera è sempre chiara a chi sente il bisogno di nascondervisi e non riesce o non può affrontare a viso aperto determinate situazioni. Gli altri però difficilmente sono portati a tenere in considerazione quest'aspetto tutelante della maschera, gli altri, quelli che se ne sentono ingannati, di solito considerano infida, falsa ed ipocrita la persona che la usa.

Ci voleva proprio il Coronavirus perché agli occhi di tutti risaltasse con chiarezza l'aspetto protettivo della maschera e perché risultasse proprio evidente a tutti che ciò che viene coperto è una propria fragilità o vulnerabilità. In effetti la parola maschera ha rivestito nel tempo diversi significati con connotazioni di volta in volta scherzose, professionali, filosofiche o dispregiative. Già a partire dall'etimologia della parola possiamo incontrarne diverse valenze:

  • Secondo il dizionario Treccani, il termine deriva da una voce dialettale preindoeuropea, MASCA che stava a rappresentare il fumo nero, un oscuro fantasma.
  • Stando invece ad un articolo di M. Sebastiani, pubblicato sul sito Ansa ieri l'altro,  il 12 aprile, l'etimologia risulterebbe controversa, in quanto secondo alcuni linguisti, la parola sarebbe di derivazione araba, da MASHARA o MASHARAT, termini associati più propriamente allo scherzo carnevalesco.
  • Non manca infine l'ipotesi di una derivazione dal portoghese e dal francese MASCAREL: termine  che si riferisce alla presenza di ombre e macchie scure sul viso.
Ciascuna di queste derivazioni porta con sé una diversa sfumatura di significato, più o meno burlesco o tenebroso e tutta questa diversa gamma di significati, senza eludere neanche quelli dispregiativi e violenti, sono contenuti in quest'unica parola che potremmo definire traslucida nel senso che, pur essendo dotata di una propria tinta, cambia camaleonticamente colore a seconda dei riverberi di luce rimandati dall'ambiente e dal contesto in cui si trova immersa.

A me viene ora in mente la maschera di ferro: uno strumento di tortura imposto ad una persona di nobile discendenza che si riteneva fosse un traditore. Una storia di settecentesca memoria che ci ricorda quanta violenza e repressione comporti l'indossare una maschera, quanta violenza e repressione sia ancora riconoscibile oggi nella tradizione del burqa imposto a tante donne, quanta coartazione, ancorché auto-imposta, implichi l'indossare una maschera nel senso metaforico del temine e quanta paura e debolezza questa maschera possa celare.

Commenti

  1. Per me la mascherina è inutile. Infatti oltre 100 medici che la portavano sono morti.
    Mi sembra normale. Anche con la mascherina si respira aria esterna e poi i polmoni la rilasciano. All'interno di quell'aria c'è Covid-19.
    Solo con la distanza si è quasi sicuri.

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    1. Magari non tutti sono riusciti a rispettare le misure di sicurezza raccomandate: a volte può tradire anche una distrazione apparentemente insignificante.

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  2. Cara Sfinge, ci troviamo in una situazione difficile e nulla si può fare per cambiare, ci troviamo che solo l'attesa ci saprà dire qualche cosa.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Infatti Tomaso: speriamo di cavarcela. Serena serata a te.

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  3. Chissà se fra un anno il termine mascherina ci riporterà al Carnevale o al rischio di una nuova pandemia.
    Comunque la maschera mi ha sempre fatto pensare alla vigliaccheria e alla falsita, sai?

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    1. La connotazione dispregiativa del termine è molto diffusa, ma... non sempre coglie nel segno.

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  4. Recuperare in questo modo un termine spesso abusato o frainteso, è una bella cosa. Un accessorio che da oggi in poi sarà parte integrante della nostra quotidianità, chissà per quanto tempo.
    PS: la Maschera di Ferro non è anche un romanzo di Dumas? Ricordo di averne letto una versione per ragazzi e di avere visto un film abbastanza recente con Leonardo Di Caprio.

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    1. Si Mariella, è anche un film tratto dal romanzo immagino, ma a quanto pare anche un misterioso personaggio storico: "La Maschera di Ferro (... – Parigi, 19 novembre 1703) fu un individuo la cui identità non è mai stata realmente accertata e del quale vi sono notizie storiche che dicono che fosse un prigioniero durante il regno di Luigi XIV di Francia. Fra gli autori che si interessarono al suo caso vi furono Voltaire e soprattutto Alexandre Dumas padre, che ne fece un personaggio nel romanzo Il visconte di Bragelonne. A quell'episodio del romanzo di Dumas sono stati ispirati numerosi film, con differenti gradi di fedeltà. Oggi sembra provato che si trattasse di un ministro del duca di Mantova, di nome Mattioli, che era contemporaneamente al servizio di Luigi XIV e l'avrebbe tradito."

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  5. Hai detto bene, cara Sfinge, in questi ultimi cinquantatré giorni (per me questo è il cinquantatreesimo giorno di quarantena) il termine maschera ha assunto una valenza assolutamente diversa da quella comunemente pensata e chissà per quanto tempo dovremo portarla.
    Sinforosa

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    1. A volte l'unica cosa che possiamo fare è aspettare, Sinforosa. Da qualche tempo continua a tornarmi in mente quella situazione di attesa surreale descritta nel romanzo "Il deserto dei tartari" se l'hai presente. Buona giornata.

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  6. Sono sempre stata colpita non da chi palesemente indossa una maschera, ma dal giudizio di chi pensa di non indossarla ed è convinto di conoscere le motivazioni per cui la si mette ignorando che non tutti siamo uno stereotipo vivente e il tutto si può ricondurre a quella sfumatura di significato di cui tu parli.

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    Risposte
    1. Infatti Sciarada: l'altro mio post che tratta di maschere nel senso metaforico della parola e per il quale in questo articolo è inserito il link di rimando, ne coglie appunto la necessità sociale: Recita bene la tua parte: in questo consiste l'onore".

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