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One world together at home: il concerto a favore dell'OMS

One world together at home è il concerto virtuale trasmesso in diretta nella notte tra il 18 ed il 19 aprile con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere all'OMS per sostenere l'Organizzazione Mondiale della Salute nella lotta contro il covid-19. L'evento è stato organizzato da Lady Gaga e Global Citizen ed ha visto la partecipazione di molti artisti di primo piano, che hanno trasmesso in diretta streaming ed attraverso le reti televisive le proprie performances musicali, intervallate da testimonianze di medici ed operatori sanitari coinvolti in questa guerra contro l'epidemia.

Quattro giorni fa Trump, il presidente USA ha annunciato la sospensione dei finanziamenti all'OMS: l'Organizzazione Mondiale della Salute, a suo giudizio, ha fallito nel prevedere e prevenire la pandemia da Covid-19, ma forse soprattutto ha il torto di essere un'organizzazione internazionale e sovranazionale non necessariamente allineata agli interessi ed alle guerre statunitensi. La decisione del presidente americano è coerente con una serie di scelte politiche: come già messo a fuoco in un articolo pubblicato lo scorso anno da Linkiesta, Trump ha già rinnegato il Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU (colpevoli di includere tra gli esseri umani anche i palestinesi) è uscito dall'UNESCO, non ha sottoscritto l'accordo di Parigi sul clima ed è uscito da ogni accordo commerciale di tipo multilaterale, presumendo che la potenza della propria nazione gli consentirà di concludere accordi più vantaggiosi di tipo bilaterale. L'interlocutore isolato è più debole infatti, ma così facendo Trump tratta ogni nazione come se fosse sua nemica ed i nemici ovviamente conviene affrontarli uno per volta. In base alla stessa logica questo presidente rinnega le organizzazioni internazionali neutrali: l'OMS pare sia colpevole di non fare guerra alla Cina...

La decisione di Trump è stata fortemente criticata non solo a livello internazionale, ma anche all'interno degli Stati Uniti, né si sono fatte attendere le risposte che hanno coinvolto non solo personaggi politici, ma anche figure di spicco nel mondo della cultura e dello spettacolo: una di queste iniziative è  appunto One world together at home. Il solo annuncio dell'evento ha raccolto i primi 35 milioni di dollari ancora prima di andare in onda ed è tuttora possibile visionare il programma degli interventi ed ascoltarli tutti o in parte in uno qualsiasi dei siti indicati da Global Citizen in questa pagina. Si possono fare donazioni per l'OMS sulle diverse piattaforme online.


Commenti

  1. Anche se lo fanno per pubblicità è tutto grasso che cola.

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    1. Per qualsiasi motivo lo facciano, il risultato è quello che conta, Gus! E mi sembra che abbiano fatto una buona cosa, che comunque è rimasta fruibile online. Lo hai ascoltato?

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  2. Trump era quello che negava l'epidemia, adesso incolpa la Cina, mentre migliaia di americani muoiono per mancanze di cure oppure vivono in povertà. Speravo in Sanders, ma per il futuro vedo molto bene come presidente Alexandria Ocasio-Cortez.
    Saluti a presto.

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    1. Il problema è che il prossimo presidente dovranno comunque votarlo gli americani e... tutto il mondo è paese: se trovano qualcuno capace di manipolarli solleticandoli sulla vanità facendoli sentire superiori, ci cascano! Gli imbecilli sono dappertutto, mica solo in Italia! :-D

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  3. Cara Sfinge, gli americani lo hanno voluto, e ora lo dovranno ancora sopportare
    fino alle prossime elezioni, credo che non sarà sicuramente non rieletto!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Mi auguro che non lo rieleggano e che non eleggano nessuno che gli somigli... Buona serata anche a te Tomaso.

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  4. Avevo letto e apprezzato l'idea di questo concerto, sebbene sia vero che l'OMS abbia commesso degli errori in questa pandemia.
    Resta che essere d'accordo con Trump sarebbe una follia. 😉

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    1. Un problema dell'OMS è che ha molte responsabilità, ma pochi poteri...

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