Buona Pasqua di rinascita
La speranza oggi arriva dalla Cina, dove la sperimentazione di un nuovo vaccino pare abbia raggiunto la fase 2, ovvero si inizia a sperimentarne l'efficacia su esseri umani. Se tutto va bene il vaccino potrebbe essere pronto in autunno: nel frattempo comunque il numero di morti continuerà ad aumentare. I morti che contiamo sono quelli il cui decesso è seguito ad una diagnosi accertata di infezione da Covid-19: non entrano nelle statistiche ufficiali quelli magari spirati in casa senza avere neanche fatto un tampone e lontani dai riflettori dei media e delle rilevazioni statistiche. Comunque vada il disastro è compiuto e non possiamo fare altro che tentare di arginarne le conseguenze: limitare il danno come si suol dire.
Eppure in questo scenario di morte la primavera è entrata con le sue fioriture, le sue tiepide brezze, i suoi colori ed in fondo ogni rinascita per sua stessa definizione, non può non essere preceduta da una morte. Forse la lezione da imparare oggi è proprio questa: la morte è parte del naturale ciclo vitale e noi dovremmo smettere di considerarla il mostro ed il nemico da sconfiggere. Morire tocca a tutti. Come morire invece è un aspetto che in parte possiamo scegliere, sicuramente possiamo scegliere se dare un senso alla nostra vita rendendola seme della rinascita che seguirà o se vogliamo restare chiusi nel nostro individualismo e nel piccolo egoismo, che tuttavia non ci renderà eterni, ma verrà stroncato a suo tempo dalla falciatrice che pareggia l'erba del prato. Questa considerazione vale per ciascuna persona, ma può essere estesa a comunità, territori, regioni e nazioni. Oggi impariamo che esiste una sola umanità: il virus lo sa già e lo dimostra, noi dobbiamo apprenderlo perché se non ci riusciremo la nostra ignoranza segnerà la condanna della specie: nessuno si salva da solo e sarebbe ora di smetterla di trionfare sulla morte dei nostri simili: la natura potrebbe non perdonarcelo.
Oggi siamo molto lontani dai numeri dell'epidemia spagnola, che tra il 1918 ed il 1920 uccise circa 100 milioni di persone. C'era stata una guerra allora e la devastazione dell'epidemia fu per lo più tenuta nascosta all'opinione pubblica. Oggi nel mondo siamo, secondo l'OMS a 99.887 morti poco meno di 100.000, cifra che sarà certamente superata domani... Però tra 100.000 e 100 milioni c'è una differenza di 99 milioni e 900.000 vite: non numeri, ma persone, giovani e vecchi, padri, madri, nonni e figli, vite che valgono infinitamente di più del crollo economico a cui stiamo assistendo ed a cui assisteremo nei mesi e forse anni a venire.
La terra possiede ancora risorse per garantire la sopravvivenza di tutti gli esseri umani, quindi potremmo cavarcela, ma solo se smetteremo di ammazzare gente per arricchirci, solo se smetteremo di distruggere il nostro ambiente, solo se fermeremo le guerre e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo (e sulla donna se non fosse già chiaro). Uno scenario assolutamente utopico non traducibile in realtà né a breve né medio termine: tutti ce ne rendiamo conto e questo ha un significato che purtroppo non è esattamente quello coincidente con la rinascita attesa e sperata.
Oggi siamo molto lontani dai numeri dell'epidemia spagnola, che tra il 1918 ed il 1920 uccise circa 100 milioni di persone. C'era stata una guerra allora e la devastazione dell'epidemia fu per lo più tenuta nascosta all'opinione pubblica. Oggi nel mondo siamo, secondo l'OMS a 99.887 morti poco meno di 100.000, cifra che sarà certamente superata domani... Però tra 100.000 e 100 milioni c'è una differenza di 99 milioni e 900.000 vite: non numeri, ma persone, giovani e vecchi, padri, madri, nonni e figli, vite che valgono infinitamente di più del crollo economico a cui stiamo assistendo ed a cui assisteremo nei mesi e forse anni a venire.
La terra possiede ancora risorse per garantire la sopravvivenza di tutti gli esseri umani, quindi potremmo cavarcela, ma solo se smetteremo di ammazzare gente per arricchirci, solo se smetteremo di distruggere il nostro ambiente, solo se fermeremo le guerre e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo (e sulla donna se non fosse già chiaro). Uno scenario assolutamente utopico non traducibile in realtà né a breve né medio termine: tutti ce ne rendiamo conto e questo ha un significato che purtroppo non è esattamente quello coincidente con la rinascita attesa e sperata.
Ogni giorno un cretino dice di aver scoperto un vaccino o un farmaco.
RispondiEliminaBasta!
Questa è ricerca scientifica: se non ci fossero questi "cretini" si morirebbe ancora di vaiolo Gus...
EliminaÈ sicuramente una delle Pasque più inaspettate, almeno per me. Spero che presto tutto possa tornare ad essere familiare per tutti noi ma anche più bello.
RispondiEliminaUn grande abbraccio e tantissimi auguri :-*
Lo spero anch'io Paola e l'ottimismo è della volontà. Buona Pasqua.
EliminaCara Sfinge, spesso ne parlano e non sanno esattamente nulla!!!
RispondiEliminaCiao e buona Pasqua con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Il fatto è che non sappiamo proprio nulla di nulla. Buona Pasqua anche a te Tomaso.
EliminaSperiamo in una grande rinascita.
RispondiEliminaBuona Pasqua.
Magari! Ma... Buona Pasqua anche a te Vincenzo.
EliminaAttenzione a non lasciarsi impressionare dai numeri.
RispondiEliminaIn Lombardia non stanno aumentando i contagi, ma semplicemente stanno facendo più tamponi e molti si scoprono positivi, sebbene siano asintomatici.
L'unico dato da considerare davvero é quello dei ricoveri in terapia intensiva assieme, ovviamente, a quello dei morti.
Entrambi sono in calo.
Buona fine Pasqua.
A presto.
Dici una cosa sensata Claudia ed è quello che avevo ipotizzato anch'io: purtroppo questo non cambia la sorte di quelli che sono già andati e degli altri che li seguiranno. Pare che a Napoli sperimenteranno anche questo nuovo vaccino: speriamo bene. Buona Pasqua anche a te ed ai tuoi cuccioli.
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