A quelli che sono andati via in questa primavera
Oggi desidero dedicare un pensiero alle migliaia e migliaia di persone partite nel corso di questa terribile epidemia: i numeri delle statistiche quotidiane ogni mattina trasmessi dagli organi di informazione. Quelle persone andate via senza un saluto e senza che nessuno potesse accompagnarle nell'estremo viaggio, quei volti anonimi, devastati dalla solitudine e dalla malattia. Quella speranza di un riposo sereno tra i propri affetti, quell'attesa tradita, quella fiammella soffocata dal vento implacabile di ali mortali. Un pensiero che oggi non riesco a sciogliere in pianto, né in preghiera: solo un pensiero a cui non posso dare un senso, ma interamente donato, uno spazio di memoria nella mente e nell'anima di questa nostra indecifrabile umanità.
PARTITI A PRIMAVERA
Attende nel porto,
screziato dalla foschia
che sale dal mare,
il vascello bianco
ancorato all'anello
di ferro: immoto
ormeggio alla pietra.
E si snoda sui sassi
in silenzio,
coi volti svaniti
nel grigio addensarsi
di nubi basse dal cielo,
la gente che parte
in silenzio:
cancellato lo sguardo,
spento il sorriso,
stringendo nel pugno
un ricordo sbiadito.
Ciascuno da solo,
senza voltarsi:
un lieve sussulto,
un mesto ritrarsi.
Credo che questa sia la fine peggiore che potrebbe capitare a una persona.
RispondiEliminaNon voglio immaginare il terrore che si prova, né la profonda sofferenza di chi resta, ma viene totalmente escluso da questo momento di massimo dolore.
La tua poesia è molto bella e descrive bene sia chi resta che chi va.
Mi unisco al tuo ricordo.
Si, è un pensiero che esorcizziamo ad ogni momento, ma è la cosa più drammatica ed incredibile di cui ci sia capitato di avere esperienza. Non solo triste, molto oltre il semplice ripianto. Grazie Claudia.
EliminaCara Sfinge, lascia che mi accodi con te, pensando ha quei migliaia che ci hanno lasciato in silenzio...
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un abbraccio forte con un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso: è tutto quello che possiamo fare per loro. Dedicare un pensiero.
EliminaSpettrale, ma un incanto di versi.
RispondiEliminaGrazie Gus. Serena serata.
Eliminasono pienamente d'accordo con Gus, versi magici , purtroppo persone partite lontano , svaniti nel nulla, portati via da qualcosa più grande di noi, dove la nostra mente si perde in altri labirinti umani.Un abbraccio mia cara
RispondiEliminaGrazie del tuo apprezzamento Nella: infatti è qualcosa di cui forse non ci rendiamo pienamente conto.
EliminaCara Sfinge, complimenti per i versi belli e intensi.
RispondiEliminaÈ una sofferenza nuova, inaspettata, impensata quella che ci ha portato a vivere questo virus e qui abbiamo percepito pienamente cosa significhi perdere una persona cara in questo modo.
Oltre a decine di persone conosciute, morte una dopo l’altra con le bare raccolte in una chiesa perché “non c’era più spazio“, anche familiari, vecchi, sì, ma che stavano bene nella loro vecchiaia.
Una cosa davvero più grande di noi.
sinforosa
Dici bene Sinforosa: più grande di noi... ci è difficile contenerla nella mente, eppure... ti auguro una serena domenica, per quel che si può.
EliminaTroppi moti, questo virus ci fa capire come siamo inermi di fronte alla morte. Mi auguro per il futuro, maggiori fondi per la ricerca scientifica, solo così possiamo evitare nuove epidemie.
RispondiEliminaSerena domenica.
Vero Cavaliere: proprio troppi morti. In Italia non si investe molto nella ricerca scientifica purtroppo, ma l'assegnazione dei fondi risentirà certamente delle capacità dimostrate da ciascun Centro nell'individuare farmaci, vaccini o comunque protocolli di trattamento efficaci... almeno così dovrebbe essere.
EliminaLa drammaticità della situazione si respira, in maniera particolare, qui in Lombardia. È un dolore sordo che si rinnova ogni volta, ogni giorno, quando i numeri che ci vengono snocciolati in modo asettico, stringono i cuori di molti. La solitudine dolorosa di chi si è allontanato dalla vita senza la stretta di una mano cara e il conforto di parole amiche, è il buio che ci accompagnerà a lungo a cui non potremo mai porre rimedio.
RispondiEliminaIn Lombardia la situazione purtroppo è drammatica più che in ogni altra parte d'Italia: no, non si può rimediare. Alla morte non c'è rimedio e neanche al suo "come" una volta che sia avvenuto: tutto quest ci segnerà per sempre. Serena domenica Mariella per quanto possibile e grazie.
EliminaC'è senz'altro il grande dolore dei parenti che non hanno potuto accompagnare per un ultimo saluto la persona a cui volevano bene. Ma c'è il pensiero terribile che chi se n'è andato se n'è andato in drammatica solitudine.
RispondiEliminaSì infatti e questa è una cosa all quale non possiamo rimediare in alcun modo...
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