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Il "libero arbitrio" e le patatine fritte ...



 Mia nonna quando voleva significare lo svilimento dell'umana esistenza e il disagio di qualche povero cristo incastrato all'angolo del muro si esprimeva con un antico modo di dire partenopeo, press'a poco qualcosa del genere:

"si fuie te sparo, si te firm t'accurtlleo e si t'vutt in'd a nu puzz te perdono"
(traduzione: "se scappi ti sparo, se ti fermi ti accoltello e se ti butti giù in un pozzo ti perdono").

Sorrido a pensarci fantasticando i volti, la terra intorno, la fatica, i pensieri, la miseria e gli affetti circostritti a tanta saggezza.
Io mi chiedevo: - cosa sarà meglio per il malcapitato?-

Certo mi potreste obiettare che la differenza è irrilevante, ma vi sbagliate. Sembra evidente che in tutte le alternative prospettate bisogna morire, ciò che si può scegliere è come morire: chi ritiene che a fronte di sorella morte ogni altro valore perda di senso non si attarderà nella scelta, proverà a fuggire o combattere e potrebbe andar bene a meno che il rapporto di forza con l'antagonista non sia troppo impari ed a meno che l'antagonista non sia anche interno ...
Nell'antichità grandi uomini condannati a morte ricevevano il privilegio di potersi dare da soli la morte: questo risparmiava loro l'umiliazione di essere uccisi e/o "giustiziati" da altri e consentiva la loro assoluzione morale per i posteri, in parte per il coraggio e la dignità dimostrati nell'estremo gesto ed in parte per la valenza autopunitiva del gesto stesso.
Converrebbe dunque gettarsi nel pozzo? Morire per morire, meglio morire perdonati ...

La  nonna rideva ironica nel recitare queste frasi, anzi non proprio, forse aveva l'aria sorniona di chi la sa lunga e non vuol dire tutto. Accidenti cos'altro poteva dire la nonna che non ha mai detto?
Mah verrà il momento di decidere quale è la nostra migliore qualità: la velocità, la forza o la dignità e puntare tutto su quella, intanto meglio prendere ciò che si può e sgranocchiare patatine fritte cicalando sereni fra noi cari amici e nemici, ma sicuri che ci serve il perdono?

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