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la musica ed i silenzi



Con quale musica mi avrà partorito mia madre? Sarà stata una marcetta o un dannato dilaniante stridore?
Vero è che la musica ci accompagna, talvolta come un sottofondo fluido e vellutato sul quale si schiudono e rotolano leggeri batuffoli piumati di pensiero, talvolta come un ritmo singhiozzante, interrotto da sussulti d'immagine inseguite da sguardi apprensivi e talvolta come rumore assordante che, dominando, ci svuota d'ogni altra cura.



La musica,come una emozione, un ricordo, una voglia. ciascuno di noi nella sua vita compone una sorta di colonna sonora, da solista, da banda o da orchestra, secondo i diversi momenti.
Ogni età della vita, ogni storia d'amore, ogni amicizia, ogni generazione, ogni persona possiede la sua, che si sviluppa, si assottiglia, si gonfia, zampilla e scorre in rivoletti di melodie e canzoni annodate in un unico filo: la sua singola storia. Attraverso la musica si cercano affinità e somiglianze: i volumi alti ed i ritmi che rompono ogni schema sono sempre quelli della nuova generazione, che si ribella ai padri, alle madri, agli insegnanti ed a tutte le forme di autorità costituita, ma anche qui l'orientamento culturale dirige le scelte ora verso ritmi ossessivi, ora melodici, ora disordinati od armonici.
La scelta del genere musicale spesso corrisponde anche ad uno stile di vita e di abbigliamento, ad una mentalità, ed è  usato per identificarsi come appartenente ad un gruppo.
Bah io amo quasi tutta la musica, detesto solo le canzoncine melense e la disco music ossessiva, non amo i volumi alti, perché fanno male alle orecchie e bloccano i pensieri. amo i cantautori, il jazz, il rock ed il classico.

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