Il dramma delle madri bambine
30/10/2013
È stato pubblicato oggi dall'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) "lo stato della popolazione nel mondo 2013".
La maternità in età infantile risulta un grave problema globale: ogni anno partoriscono 7.300.000 fanciulle al di sotto dei 18 anni di età (circa 20.000 ragazze al giorno) di cui 2 milioni hanno meno di 15 anni. Il 95% delle madri adolescenti vive nei paesi in via di sviluppo, nel mondo occidentale invece, la maggiore frequenza del fenomeno riguarda gli Stati Uniti.
Circa 70.000 sono le ragazzine che muoiono per complicazioni insorte durante la gravidanza o il parto.
Le madri di età inferiore ai 15 anni sono quelle destinate a soffrire più a lungo le conseguenze sulla salute della maternità precoce, in questa fascia infatti si registra il più alto indice di mortalità materna e la maggiore incidenza di fistola ostetrica, secondo quanto rilevato nel rapporto: "Madri bambine: affrontare la sfida della gravidanza in adolescenza".
Nel rapporto si considera non soltanto il comportamento delle adolescenti come causa di gravidanza precoce, ma vengono presi in esame anche le condotte dei familiari e la politica dei governi.
Il più delle volte non sono le ragazze a scegliere, ma l'evento è una conseguenza della mancanza di istruzione e di possibilità di frequenza scolastica, della disoccupazione e della disinformazione: questo il senso delle dichiarazioni di Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo dell'Unfpa.
Una politica di prevenzione quanto meno secondaria dovrebbe aprire ad una ragazza, all'inizio di una gravidanza la possibilità di fruire di diritti, istruzione e servizi per la propria salute: tanto basterebbe a prevenire almeno in parte l'impatto negativo che una madre troppo giovane può vivere rispetto al proprio bambino.
in Italia il rapporto è stato presentato dall'Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo) questa mattina alle 11,00 alla sala stampa estera di Roma.
Secondo quanto riportato la tendenza alla maternità precoce è in aumento ed il numero di parti in età precoce ovvero nelle ragazze con meno di 15 anni potrebbe raggiungere i 3 milioni nel 2030.
È stato pubblicato oggi dall'Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) "lo stato della popolazione nel mondo 2013".
La maternità in età infantile risulta un grave problema globale: ogni anno partoriscono 7.300.000 fanciulle al di sotto dei 18 anni di età (circa 20.000 ragazze al giorno) di cui 2 milioni hanno meno di 15 anni. Il 95% delle madri adolescenti vive nei paesi in via di sviluppo, nel mondo occidentale invece, la maggiore frequenza del fenomeno riguarda gli Stati Uniti.
Circa 70.000 sono le ragazzine che muoiono per complicazioni insorte durante la gravidanza o il parto.
Le madri di età inferiore ai 15 anni sono quelle destinate a soffrire più a lungo le conseguenze sulla salute della maternità precoce, in questa fascia infatti si registra il più alto indice di mortalità materna e la maggiore incidenza di fistola ostetrica, secondo quanto rilevato nel rapporto: "Madri bambine: affrontare la sfida della gravidanza in adolescenza".
Nel rapporto si considera non soltanto il comportamento delle adolescenti come causa di gravidanza precoce, ma vengono presi in esame anche le condotte dei familiari e la politica dei governi.
Il più delle volte non sono le ragazze a scegliere, ma l'evento è una conseguenza della mancanza di istruzione e di possibilità di frequenza scolastica, della disoccupazione e della disinformazione: questo il senso delle dichiarazioni di Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo dell'Unfpa.
Una politica di prevenzione quanto meno secondaria dovrebbe aprire ad una ragazza, all'inizio di una gravidanza la possibilità di fruire di diritti, istruzione e servizi per la propria salute: tanto basterebbe a prevenire almeno in parte l'impatto negativo che una madre troppo giovane può vivere rispetto al proprio bambino.
in Italia il rapporto è stato presentato dall'Aidos (Associazione italiana donne per lo sviluppo) questa mattina alle 11,00 alla sala stampa estera di Roma.
Secondo quanto riportato la tendenza alla maternità precoce è in aumento ed il numero di parti in età precoce ovvero nelle ragazze con meno di 15 anni potrebbe raggiungere i 3 milioni nel 2030.
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