La disoccupazione tra i giovani sfonda il 40%: le cifre più alte dal 1977
01/10/2013
Il dato è dell'ISTAT e ne trasmettono notizia tutti gli organi di stampa, divisi nell'affannare dietro le dichiarazioni multiple delle molteplici personalità politiche, che intanto proseguono nel loro teatrino fra i colpi di scena ed il gossip in perfetto stile telenovela, come se nulla fosse.
Il dato è secco: la disoccupazione tra i giovani (15 - 24 anni) è ancora aumentata mentre alcuni di noi erano in vacanza, durante il mese di agosto, arrivando a coinvolgere il 40,1% della popolazione giovanile.
Si tratta del livello più alto da sempre, ovvero dal 1997 per le serie trimestrali e dal 2004 per quelle mensili.
Il numero complessivo dei disoccupati raggiunge i 3.127.000 anch'esso in aumento del 14,5% rapportato su base annua.
I dati sono dati e non andrebbero commentati: solo dietro questi numeri c'è una generazione che rischia di perdere la speranza a 20 anni ed una folla di famiglie che fatica a mettere il piatto a tavola.
Di fronte a questo onestamente le sparate di Santanché e le dimissioni rassegnate e ritirate o meno dei ministri PDL assumono i colori sinistri di una grottesca messa in scena di gente di cui è dubbio ci si possa fidare anche (o soprattutto) per la gestione di una singola e semplice economia domestica, di quella che si insegnava una volta negli istituti tecnici femminili ....
Il dato è dell'ISTAT e ne trasmettono notizia tutti gli organi di stampa, divisi nell'affannare dietro le dichiarazioni multiple delle molteplici personalità politiche, che intanto proseguono nel loro teatrino fra i colpi di scena ed il gossip in perfetto stile telenovela, come se nulla fosse.
Il dato è secco: la disoccupazione tra i giovani (15 - 24 anni) è ancora aumentata mentre alcuni di noi erano in vacanza, durante il mese di agosto, arrivando a coinvolgere il 40,1% della popolazione giovanile.
Si tratta del livello più alto da sempre, ovvero dal 1997 per le serie trimestrali e dal 2004 per quelle mensili.
Il numero complessivo dei disoccupati raggiunge i 3.127.000 anch'esso in aumento del 14,5% rapportato su base annua.
I dati sono dati e non andrebbero commentati: solo dietro questi numeri c'è una generazione che rischia di perdere la speranza a 20 anni ed una folla di famiglie che fatica a mettere il piatto a tavola.
Di fronte a questo onestamente le sparate di Santanché e le dimissioni rassegnate e ritirate o meno dei ministri PDL assumono i colori sinistri di una grottesca messa in scena di gente di cui è dubbio ci si possa fidare anche (o soprattutto) per la gestione di una singola e semplice economia domestica, di quella che si insegnava una volta negli istituti tecnici femminili ....
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