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148 anni dalla nascita di Vasilij Kandinskij

Google ha dedicato oggi il suo doodle al 148° anniversario della nascita di Vasilij Kandinskij: il pittore infatti nasceva a Mosca appunto il 16 dicembre del 1866. 
Il doodle di Google in fondo è un buon pretesto per rendere attuale di volta in volta un pezzetto di cultura e di storia e vale sempre la pena di approfittarne: il doodle presentato oggi è come sempre un simpatico lavoro di grafica che utilizza uno stile astratto per riscrivere ancora una volta con creatività mirata la parola Google.
Kandinskij approda all'astrattismo dopo una sua personale sperimentazione pittorica e comincia a produrre dipinti astratti, ovvero svincolati dalla fedeltà a soggetti reali nel 1910 col suo primo acquarello in stile astratto.

Il colore, anzi i colori rivestono  significati specifici: il rosso è un colore caldo che nella percezione soggettiva si espande, contrariamente all'azzurro concepito come freddo e distante e pertanto capace di contrarsi nell'impatto percettivo. Il colore giallo simbolizza una vita prorompente, balza agli occhi e pervade come la pazzia, il blu rappresenta la profondità del cielo, ma nelle diverse sfumature può assumere altrettanti differenti significati.
L'artista ha iniziato con lo studio dei colori primari ed ha proseguito poi ricercando associazioni emozionali e musicali anche con tutti gli altri colori.
Interessante l'associazione che viene proposta per ciascun colore col suono di uno strumento musicale: il giallo è una tromba, l'azzurro un flauto, il blu un organo, l'arancione una campana, il verde un violino e così via.
Analoga interpretazione musicale è quella che Kandinskij conferisce alla parte grafica delle opere: il punto è statico, mentre la linea è dinamica e l'andamento della linea corrisponde ad un flusso non solo di punti, ma di note che a loro volta possono suscitare sensazioni in chi osserva.
 Fluida e melodica la linea curva, singhiozzante e tesa quella spezzata.
Si direbbe quasi che la pittura di Kandinskij abbia voluto rappresentare piuttosto che la realtà, la trasfigurazione pittorica della musicalità insita nello snodarsi di emozioni interne.
Una vita densa di esperienze e contatti culturali, viaggia e vive in diversi paesi d'Europa e muore in Francia a Neuilly-sur-Seine il 13 dicembre del 1944 a 78 anni.

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