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Galletti alla UE: "Non ti pago"

Gian Luca Galletti è bolognese di nascita e, come noto, è il nostro ministro dell'ambiente nominato nel governo Renzi dal 22 febbraio di quest'anno. Politicamente appartiene all'area della UDC.
Non è un parente di Eduardo De Filippo, ma usa proprio una battuta famosa di una delle sue più esilaranti commedie:
Non ti pago!
Questa in sostanza la risposta che pensa di dare alla UE che ha comminato all'Italia una multa salatissima di 40 milioni di euro immediati e 42,8 milioni ogni sei mesi di ulteriore ritardo nella messa in sicurezza ed eliminazione delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale.

Non ti pago! assicura Galletti, spiegando che si tratta di infrazioni riferite al passato, mentre ora l'Italia sarebbe in regola: in effetti la procedura risale al 2007 quando la Corte Europea aveva decretato in una sua prima sentenza che l'Italia era  inadempiente riguardo alle normative UE per lo smaltimento di rifiuti, in particolare di quelli speciali e per la distribuzione e l'organizzazione delle discariche. Dopo 7 anni la Corte europea rileva che i lavori di bonifica vengono effettuati con lentezza a suo giudizio eccessiva, sono ancora presenti in ogni regione italiana discariche irregolari.
In particolare la Corte segnala la presenza di 198 discariche ancora non conformi alle direttive, tra le quali 14 sarebbero non a norma neanche per i rifiuti dannosi.

Il ministro a sua volta rileva i progressi fatti in questi anni, da 4866 discariche irregolari del 2007 a 218 del 2013 fino alle sole 45 attuali e promette che presto il problema sarà eliminato del tutto, così da non giustificare alcuna multa: insomma non intende pagare.

Difficile prevedere come si concluderà il contenzioso: speriamo (è il caso di dirlo) nella clemenza della Corte e soprattutto speriamo che la sanzione temuta affretti i lavori di bonifica...

                                                          Non ti pago


Commenti

  1. Oddio, Clara, abbiamo un ministro "camorrista"...

    Ah, ma forse ho capito. Siamo nel semestre di presidenza italiana alla Corte Europea. perciò "la comanda" il nostro "vossignoria" Don Matteo :-)

    RispondiElimina
  2. Oddio, Clara, abbiamo un ministro "camorrista"...

    Ah, ma forse ho capito. Siamo nel semestre di presidenza italiana alla Corte Europea. perciò "la comanda" il nostro "vossignoria" Don Matteo :-)

    RispondiElimina
  3. Oddio... l'Italia non può certo permettersi una simile multa: chi paga??? Però avrebbero potuto sbrigarsi....

    RispondiElimina

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