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La corruzione: il cancro della politica

Il tema corruzione è di scottante attualità fin dai tempi della operazione "mani pulite" che segnò la fine della prima Repubblica: già allora non si trattava certo di nulla di nuovo, le pratiche corruttive probabilmente si erano già insinuate da tempo e radicate a fondo nella vita politica nazionale, prima che pezzi di putridume cominciassero ad affiorare e rendersi visibili in superficie.
Allora fu un grande scandalo: chi fu costretto alle dimissioni, chi all'esilio, si: perché la concezione italiana della politica e della Repubblica erano ancora vergini eredità di una cultura classica a partire già dallo stesso linguaggio, la polis greca e la res pubblica latina.

Tempi non solo di potenza e prestigio per una delle più antiche civiltà esistenti al mondo, ma anche di profonda elaborazione culturale e di principi etici.
Nelle civiltà classiche solo i ricchi potevano  dedicarsi alla politica perchè si trattava di un lavoro per il quale non si veniva pagati. Certo era ingiusto precludere la partecipazione alla vita ed alle scelte pubbliche alla gente comune, discriminata a priori in base al ceto di appartenenza ed inoltre, di sicuro chi aveva necessità di lavorare per vivere non poteva permettersi di dedicare il proprio tempo alla res pubblica a titolo del tutto oblativo e gratuito...

Quest'ultimo aspetto però  forse garantiva che il lavoro del politico fosse sostanzialmente disinteressato: chi era motivato dal guadagno pensava ad attendere ai propri commerci ed affari per accumulare ricchezza, mentre chi decideva di donare il tempo della propria vita alla res pubblica, era mosso da interessi superiori ovvero dalla convinzione di possedere principi e qualità da poter mettere a frutto per il benessere generale del proprio paese e dei cittadini.


Non che qui si voglia eccessivamente idealizzare il passato:  indubbiamente chi governava all'epoca si servì anche  del proprio potere per tutelare gli interessi della propria casta e famiglia, legittimamente, andrebbe aggiunto, dato che nella mentalità dell'epoca gli aristocratici si consideravano superiori agli altri, ma in molti casi si trattava di persone, anzi uomini per l'esattezza, innamorati delle proprie idee e con un'ampiezza di vedute tale da consentirgli una visione generale e non limitata al proprio orticello, pertanto capaci di delineare un percorso politico per la propria patria.


Malgrado l'aristocrazia dell'epoca operasse una feroce discriminazione del popolo, in quel genere di ordinamenti sono nate le concezioni organizzative e filosofiche dello stato con gli aspetti etici e morali in esse contenute. Insomma il politico era un nobile di elevati principi, ampio respiro di pensiero e preferibilmente anche valoroso condottiero ed inoltre un ideologo disposto a morire piuttosto che a rinunciare ai propri valori e convinzioni, certo non un bottegaio attaccato agli spiccioli.

Per strano che sembri questo stereotipo culturale è persistito a lungo nell'immaginario collettivo della gente e fino ai tempi di "mani pulite" che un politico si lasciasse corrompere appariva agli occhi di tutti come una aberrazione ed una ignominia inaudita... Poi ci si abitua a tutto...

La differenza oggi rispetto a quello che avveniva poco più di 20 anni fa sta proprio in questo: la gente non si scandalizza più, le continue inchieste, il marcio che giorno dopo giorno continua ad affiorare di mazzette, bustarelle, affari illeciti, evasioni gigantesche, collusioni con la malavita e quant'altro si voglia aggiungere, non stupisce più nessuno. Gli italiani hanno ormai dato per acquisito che la classe politica è corrotta e che la gangrena non abbia risparmiato nessuno: quasi nessuno si dimette, nessuno prova più vergogna e più che altro i politici si sforzano di manipolare i media e di tenere sotto controllo il potere giudiziario...


L'ultimo "scandalo" in ordine di tempo, quello di cui si sta discutendo molto in questi giorni riguarda l'inchiesta della procura di Roma su mafia capitale: la percezione comune è che la corruttela abbia contagiato tutti e che non vi sia ideologia o appartenenza politica che tenga e non si sciolga come neve al sole di fronte alla grandezza del dio denaro.

Nessuno si salva: chi non ha le mani in pasta forse non aveva abbastanza potere per farsi spazio e mettercele ed i commenti non sempre opportuni delle varie aree politiche rivali sembrano più che altro tese a strumentalizzare l'occasione per le proprie propagande elettoralistiche, ovvero per conservare o conquistare il potere e continuare più o meno impunemente a fare il bello ed il cattivo tempo.
Uno scenario biblico da Sodoma e Gomorra tutto da bruciare, sul quale non a caso piovono anche i commenti di esponenti del mondo della chiesa, chiamati ora dalla storia a rivestire il ruolo di depositari dell'etica e della morale per tuonare contro coloro che abusando del proprio ruolo di potere danneggiano i più deboli e di fatto ormai da tempo affamano la popolazione.

Si parla di cifre enormi: un miliardo e 300 milioni, secondo il sole24ore accertati per ora e defraudati nel corso solo di quest'ultimo anno, mentre l'andazzo corruttivo dura da molto più tempo e la cifra è indubbiamente destinata ad aumentare.

Se pensiamo ai 40  miseri euro volati via dalle tredicesime delle famiglie da pagare in tasse per ingrassare la casta di questi politici corrotti, diventa inevitabile lo sconforto di fronte al cinismo ed all'insensibilità umana di chi questo potere lo gestisce: manca evidentemente la percezione della comune umanità e con essa la capacità di immedesimarsi in altri, non rimane che la boria tronfia e la bramosia di accumulo di ricchezza, di chi, a quanto pare, si ritiene in diritto di defraudare,  schiacciare, asservire quanti la ricchezza invece la costruiscono sudandola col proprio lavoro.

Se all'inizio del secolo scorso l'interrogativo politico era il famoso che fare? 

Oggi la domanda è cambiata ed è: come uscirne?

Commenti

  1. Che argomento orribile e di primissima attualità..sono certa siamo solo ai primissimi round cara amica..
    Chissà ancora questo baraccone cosa ci proporrà!!!
    Bacio!

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    1. La cosa non è solo tristissima ed aberrante, ma francamente pericolosa: non so Nella, fino a che punto la gente può subire... un abbraccio anche a te. Buona serata.

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  2. Che argomento orribile e di primissima attualità..sono certa siamo solo ai primissimi round cara amica..
    Chissà ancora questo baraccone cosa ci proporrà!!!
    Bacio!

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  3. Grazie concordo!!!
    Cmq è sempre esistito....e mai morirà. Ciao.💗 clara Buon lunedi dell'Immacolata.

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    1. Sempre esistito, ma non così profondo e diffuso. Buona Immacolata anche a te Marzia!

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  4. Grazie concordo!!!
    Cmq è sempre esistito....e mai morirà. Ciao.💗 clara Buon lunedi dell'Immacolata.

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