Riscaldamento globale: le bolle di metano dal Pacifico
Secondo uno studio condotto presso l'Università di Washington da Evan Solomon, il riscaldamento dell'oceano Pacifico sta gradualmente liberando notevoli quantità di metano dai fondali marini.
Il metano a sua volta è un gas ad effetto serra e pertanto la vaporizzazione nell'aria del gas in grandi quantità rischia di accelerare il processo di riscaldamento.
Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista Geophysical Research Letters e si è avvalso di numerose campionature al largo della costa di Washington: il gas si trova in strati solidificati sottoforma di idrato di metano a determinate profondità e temperature, ma se gli strati di profondità intermedia si riscaldano allora l'idrocarburo viene liberato come gas.
Lo studio è stato svolto su acque un miglio al largo della costa di Washington ed a 500 metri di profondità ed i risultati supportano l'ipotesi che il riscaldamento di questi strati di media profondità possa essere la causa del rilascio di rilevanti quantità di gas.
In seguito ai cambiamenti climatici il limite di profondità necessario a mantenere solido il metano dei fondali può innalzarsi spostando le zone di depositi di idrato in mare più aperto, mentre in prossimità delle coste, il gas verrebbe liberato in acqua e da qui potrebbe o essere metabolizzato dai batteri marini ed acidificare le acque in certe zone oppure risalire in superficie ed essere liberato nell'atmosfera, finendo per ingrossare le quantità di inquinanti ad effetto serra.
Si calcola che al largo di Washington tra il 1970 ed il 2013 siano state rilasciate 4 milioni di tonnellate di metano, con una velocità di rilascio di circa 500 volte quella che dovrebbe essere la liberazione di gas metano dai fondali marini.
Sembra che negli ultimi anni alcuni gruppi di pescatori abbiano rilevato immagini sonar di colonne di bolle in risalita dal fondo del mare.
Il metano a sua volta è un gas ad effetto serra e pertanto la vaporizzazione nell'aria del gas in grandi quantità rischia di accelerare il processo di riscaldamento.
Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista Geophysical Research Letters e si è avvalso di numerose campionature al largo della costa di Washington: il gas si trova in strati solidificati sottoforma di idrato di metano a determinate profondità e temperature, ma se gli strati di profondità intermedia si riscaldano allora l'idrocarburo viene liberato come gas.
Lo studio è stato svolto su acque un miglio al largo della costa di Washington ed a 500 metri di profondità ed i risultati supportano l'ipotesi che il riscaldamento di questi strati di media profondità possa essere la causa del rilascio di rilevanti quantità di gas.
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