Scrivere un post o qualunque altra cosa: 10% di ispirazione e 90% di sudorazione
Non ricordo dove l'ho letto, ma mi è accaduto di trovare una volta una frase del genere, che credo riguardasse più l'arte figurativa che la scrittura, ma che può tranquillamente essere trasposta anche nell'arte dello scrivere:
"Il maestro non si mette al lavoro perché gli viene l'ispirazione, ma trova l'ispirazione perché sta lavorando"
La cosa mi ha colpita perché ritengo sia una grande verità.
Un pò mi si sono figurate nella mente le botteghe rinascimentali, concepite appunto come botteghe artigianali per la pittura, la scultura e quant'altro noi chiamiamo arte.
Uno andava lì al mattino e ci andava a lavorare, si lavorava per commissioni, visto che anche gli artisti conservano tutt'ora il brutto vizio di mangiare ... ma lì sono nate grandi opere d'arte, oggi custodite nei musei, restaurate all'occorrenza e di valore inestimabile ...
Accade anche a noi che uno stimolo, anche un semplice e banale incoraggiamento o una piccola gratificazione di qualsivoglia natura, ci spinga a metterci al lavoro e.... non si sa come qualche idea nasce.
L'ispirazione quasi mai è il sacro fuoco che si impossessa e che guida la mano di un artista invasato, l'ispirazione più facilmente arriva se la stiamo cercando: questo vale per le grandi opere d'arte ed anche per il piccolo artigianato quotidiano, niente affatto disprezzabile, perché, a parte che può risultare gradevole in sé, rappresenta anche il magma all'interno del quale può formarsi ed emergere qualcosa di particolarmente bello, di quello che solitamente chiamiamo Arte con la maiuscola.
Di qui passiamo al nostro quotidiano artigianale: scrivere è un lavoro impegnativo, beh, scrivere un post non proprio tanto impegnativo, ma già scrivere un lavoro di narrativa richiede a dir poco una certa costanza: non è una cosa da farsi in un sol giorno ed in qualche modo bisogna immergersi in quel fantastico che si viene raccontando.
Scrivere una poesia è questione di attimi, ma quelli sono attimi alle volte un pò particolari e capricciosi che sovente rifiutano di rispondere ai richiami.
Scrivere un post invece è teoricamente la cosa più semplice: richiede un impegno limitato, qualche idea liberamente circolante nel cranio ed un pizzico di buon senso.
Non dovete scrivere un trattato: nessuno lo leggerebbe, se andate oltre le venti righe cercate di trovare il modo (che so una battuta, un pizzico di suspance o altro) che alleggerisca la lettura e tenga sveglia l'attenzione del lettore. Trattate un argomento di interesse diffuso e comune o curiosità stravaganti e ... insomma producete un dignitoso artigianato col vostro 90% di sudorazione .... e in bocca al lupo a tutti gli amici blogger e no.
"Il maestro non si mette al lavoro perché gli viene l'ispirazione, ma trova l'ispirazione perché sta lavorando"
La cosa mi ha colpita perché ritengo sia una grande verità.
Un pò mi si sono figurate nella mente le botteghe rinascimentali, concepite appunto come botteghe artigianali per la pittura, la scultura e quant'altro noi chiamiamo arte.
Uno andava lì al mattino e ci andava a lavorare, si lavorava per commissioni, visto che anche gli artisti conservano tutt'ora il brutto vizio di mangiare ... ma lì sono nate grandi opere d'arte, oggi custodite nei musei, restaurate all'occorrenza e di valore inestimabile ...
Accade anche a noi che uno stimolo, anche un semplice e banale incoraggiamento o una piccola gratificazione di qualsivoglia natura, ci spinga a metterci al lavoro e.... non si sa come qualche idea nasce.
L'ispirazione quasi mai è il sacro fuoco che si impossessa e che guida la mano di un artista invasato, l'ispirazione più facilmente arriva se la stiamo cercando: questo vale per le grandi opere d'arte ed anche per il piccolo artigianato quotidiano, niente affatto disprezzabile, perché, a parte che può risultare gradevole in sé, rappresenta anche il magma all'interno del quale può formarsi ed emergere qualcosa di particolarmente bello, di quello che solitamente chiamiamo Arte con la maiuscola.
Di qui passiamo al nostro quotidiano artigianale: scrivere è un lavoro impegnativo, beh, scrivere un post non proprio tanto impegnativo, ma già scrivere un lavoro di narrativa richiede a dir poco una certa costanza: non è una cosa da farsi in un sol giorno ed in qualche modo bisogna immergersi in quel fantastico che si viene raccontando.
Scrivere una poesia è questione di attimi, ma quelli sono attimi alle volte un pò particolari e capricciosi che sovente rifiutano di rispondere ai richiami.
Scrivere un post invece è teoricamente la cosa più semplice: richiede un impegno limitato, qualche idea liberamente circolante nel cranio ed un pizzico di buon senso.
Non dovete scrivere un trattato: nessuno lo leggerebbe, se andate oltre le venti righe cercate di trovare il modo (che so una battuta, un pizzico di suspance o altro) che alleggerisca la lettura e tenga sveglia l'attenzione del lettore. Trattate un argomento di interesse diffuso e comune o curiosità stravaganti e ... insomma producete un dignitoso artigianato col vostro 90% di sudorazione .... e in bocca al lupo a tutti gli amici blogger e no.
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