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Disastro ambientale: i veleni della Terra dei fuochi hanno contaminato le falde acquifere. La bonifica è impossibile!

12/09/2013

La cosiddetta "Terra dei fuochi"  è  una zona compresa tra Napoli e Caserta , che include, da Qualiano e Castelvolturno, diversi comuni delle due province: è qui che per anni la camorra si è arricchita, sversando rifiuti nelle campagne.  Si tratta di rifiuti tossici, provenienti da ogni parte d'Italia e d'Europa.
Non è di certo  una novità: la cosa è nota da tempo e la zona è stata ribattezzata terra dei fuochi  dall'autore di Gomorra, Roberto Saviano, appunto perché spesso vi sono stati bruciati cumuli di immondizia con relativa diffusione di diossina nell'atmosfera. Secondo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone,  responsabili del disastro ambientale sono alcuni clan camorristici e principalmente il clan dei Casalesi.
Oggi l'argomento torna all'attenzione pubblica in seguito ai risultati dello studio effettuato in loco  dall'Istituto Superiore di Sanità: secondo il resoconto che ne fa il Mattino  risultano avvelenati 220 ettari di terreno, senza possibilità di bonifica, ma, essendosi contaminata anche la falda acquifera, altri 2000 ettari di terreno circostanti sono a rischio per la presenza di sostanze cancerogene e volatili ...
La bonifica richiederebbe la rimozione sia dai terreni che dalle acque di tutti i rifiuti, che andrebbero quindi trasportarti altrove, ma l'impresa è realisticamente impossibile!
Le sostanze tossiche purtroppo entrano nella catena alimentare ed in passato risultarono contaminate da diossina mozzarelle di bufala provenienti dal casertano, tanto che alcuni paesi nel 2008 ne  bloccarono la importazione.
Gravissimi i danni alla salute dei residenti delle zone, dove risulta considerevolmente incrementata l'incidenza di tumori, incalcolabile ed irrimediabile il danno all'ambiente ed alla  economia agricola.
Davvero non c'è altro che si possa dire ....



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