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Berlusconi, Letta, ovvero il gioco ad alzare il tiro ...

28/09/2013

Ormai si spara ad altezza d'uomo nel botta e risposta Letta - Berlusconi.
Non resta che sperare che a furia di alzare il tiro finiscano per sparare in aria.

Ci siamo quasi, il dramma della crisi istituzionale che sconvolge lo stato italiano continua a lasciare indifferenti i più, non comprendiamo bene se per una sorta di apatica rassegnazione del nostro popolo o se perché ormai nessuno riesce più a prendere sul serio i giochi di palazzo il cui unico effetto è quello di screditare la nazione agli occhi dei mercati e degli investitori stranieri con le ricadute prevedibili sulla nostra economia già allo sfascio!


 Veniamo ai fatti:

- fase 1 -  i parlamentari PDL minacciano dimissioni di massa in caso di decadenza di Berlusconi (imitati a    ruota dai parlamentari neonazisti di Alba Dorata in Grecia).
La manovra, chiaramente intimidatoria, ha l'unica valenza di destabilizzare l'Italia sui mercati (obiettivo raggiunto).
Ovvio che i parlamentari PDL alias Forza Italia vogliono rimanere ben ancorati alle proprie poltrone di potere.

- fase 2 - Letta in risposta alla minaccia, congela il governo, impedendo di fatto il blocco all'aumento dell'IVA previsto con decreto governativo.

- fase 3 - Berlusconi ordina l'immediata dimissione dei suoi ministri.

Eppure quando il povero Bersani insisteva per scongiurare le larghe intese tutti a dargli addosso: la sperimentazione delle larghe intese era già avvenuta col governo tecnico di Monti.
Tutti sanno come è finita allora e tutti oggi possono vedere come finisce ancora una volta ....

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