Due minuti in paradiso, ma il 70% è insoddisfatto!
30/09/2013
Credo sia da inscriversi nell'ambito della campagna di sensibilizzazione europea, già partita all'inizio di quest'anno ("Not just a moment. Isn't the right moment more than just a moment?") la notizia trasmessa ieri dall'ansa e relativa ai dati raccolti da una indagine della DoxaPharma condotta su un campione di italiani, maschi e femmine tra i 18 ed i 55 anni.
Lo studio ha esaminato a fini statistici il grado di soddisfazione ed alcuni degli aspetti qualitativi e quantitativi della attività sessuale, rivelando insoddisfazione nel 70% delle persone intervistate.
Per una coppia su quattro, inoltre, il rapporto non dura più di due minuti e l'eiaculazione precoce è il disturbo più frequente in assoluto (ma non solo in Italia).
Non si tratta dei primi dati e ricerche sull'argomento: a febbraio di quest'anno una ricerca Eurisko evidenziava la presenza del problema eiaculazione precoce nel 25% degli uomini (uno su quattro, appunto) ma, con questa, anche la reticenza a ricorrere a cure mediche.
Solo un quarto delle persone afflitte dal disturbo trovano il coraggio di rivolgersi ad un medico.
A luglio di quest'anno sono stati istituiti negli ospedali pubblici reparti specializzati per la cura delle disfunzioni sessuali, veri e propri Dipartimenti per la salute sessuale della coppia: l'iniziativa è partita dalla società italiana di urologia e dalla associazione di ostetrici ginecologi, i quali, a quanto sembra, intendono mantenere il focus sul problema anche nel prossimo Congresso previsto per l'8 ottobre.
I disturbi della sfera sessuale affliggono 16 milioni di italiani e questo, malgrado la frequenza dei rapporti intimi dichiarati dagli italiani sia di 9 al mese in una fascia al di sopra della media europea.
Evidentemente la quantità non è tutto.
Le disfunzioni sessuali si accompagnano a difficoltà di relazione all'interno della coppia e qui è difficile stabilire un nesso univoco di causa effetto: è ipotizzabile che incomprensioni e disagi diffusi all'interno del rapporto si manifestino poi anche nella sfera intima o viceversa che disturbi nell'armonia sessuale finiscano per estendersi e riverberarsi su altri aspetti della vita di coppia.
Certo è che ad eccezione di un limitato numero di casi dove l'origine del problema è riconducibile ad una causa organica, per il resto potremmo dire che il viaggio è nella testa, ovvero la patologia è di natura psicosomatica.
L'eiaculazione precoce può rappresentare un segnale di ansia ed insicurezza rispetto all'idea della propria adeguatezza virile, specie a fronte di una figura femminile sicura, propositiva, autoassertiva e/o aggressiva, ma evidentemente non ci lasceremo sfuggire la valenza, per così dire, punitiva del sintomo nei riguardi della partner ...
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