8 marzo 2019: sempre più violenza
Domani sarà l'8 marzo: la chiamano la festa internazionale della donna, ma negli ultimi giorni le cronache si sono riempite di storie di violenza inaudita, gratuita ed ignobile. Violenza continua e reiterata contro le donne:
- Oggi a Miano di Napoli un uomo ha ammazzato di botte la moglie, poi ha chiamato il 118, ma i sanitari dell'ambulanza hanno solo potuto constatarne il decesso.
- Oggi le agenzie di stampa hanno trasmesso la notizia di una giovane di 23 anni, Alessandra Immacolata Musarra, uccisa a Messina dal fidanzato. L'ha uccisa Christian Ioppolo, il fidanzato, dice per gelosia, anche lui con la sua tempesta emotiva evidentemente.
- Oggi si viene anche a conoscenza della storia atroce di una giovane del palermitano, anche lei ventitreenne, che dalla età di 15 anni veniva sistematicamente picchiata ed abusata dal padre, con la connivenza della madre perché i genitori ne avevano scoperto le tendenze omosessuali. Finalmente è riuscita a fuggire e denunciare. Certo se puoi solo scegliere di essere vittima o carnefice è probabile che prevalga l'istinto di conservazione, ma a chi spiegarlo?
- Appena ieri l'altro una ragazza di 24 anni è stata vittima di uno stupro di gruppo a San Giorgio a Cremano.
Potremmo continuare, perché non passa giorno senza che ne ammazzino, stuprino, sequestrino, picchino, umilino qualcuna, senza motivo, così solo perché in fondo è facile e lo si può fare il più delle volte impunemente o con pene ridicole (se proprio sei sfigato e ti acchiappano). Si sa: le donne hanno torto per definizione, per loro nessuna considerazione sociale, nessuna indulgenza, tolleranza zero.
Domani nessuno saprà che farsene di queste mimose sporche del proprio stesso sangue: se volete fare un regalo alle donne, condannate i colpevoli di queste barbarie, senza indulgenza, senza strizzare l'occhio alla loro prorompente "virilità", ma soprattutto isolateli socialmente, emarginateli, disprezzateli, se ne siete capaci, se credete veramente che lo meritino, se la vostra non è solo la compassionevole e dovuta, ma ipocrita litania di sprezzante commiserazione verso queste donne troppo deboli in fondo, per passarla davvero liscia.
Viviamo in un mondo pieno di barbarie, ogni giorno ci sono fatti di cronaca veramente tristi. Tutti nasciamo da una donna, come si fa a non rispettarle. Oggi ho voluto inserire un post, con l'indirizzo dell' Associazione Nazionale D.i.Re.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Purtroppo è così. Grazie Cavaliere. Buona giornata.
EliminaCara Sfinge, devo scusarmi con te.
RispondiEliminaNon ho voluto commentare alcun commento a "quel" mio post per non alimentare la "rabbia" della lettrice, infatti ho solamente dato alcune risposte a lei per darle soddisfazione nella speranza che smettesse di insultare e offendere oltre a me (pazienza) anche i lettori.
Detto questo, mi ha fatto molto piacere il tuo commento e ogni volta che vorrai venire sei ben accetta, tienilo presente.
Per quanto riguarda questo tuo post non c'è che augurarsi solo che la violenza, di ogni genere e di ogni tipo, finisca, anche se la vedo dura. Buona festa internazionale della donna e buona continuazione di giornata.
sinforosa
Grazie Sinforosa e buona giornata della donna anche a te: in realtà credo che tra pochi giorni, quando giungerò al mio post n° 2000 scriverò anch'io qualcosa sul mio modo di fare blogging e su come concepisco la comunicazione e le amicizie tra blogger. Ci vuole tanta pazienza e soprattutto misura in tutto. Grazie per la tua accoglienza Sinforosa.
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