Chiacchiere di Carnevale (ricetta)
Cari amici, oggi è domenica ed è la giornata giusta per fare due chiacchiere, anche perché manca poco al Carnevale e le chiacchiere, si sa, sono di tradizione. Dalle mie parti si chiamano così, ma qualcuno le chiama anche bugie: del resto da quando si fanno chiacchiere, senza che sfuggano bugie? Le chiacchiere sono un dolce tipicamente italiano diffuso in tutto lo stivale, anche se il loro nome cambia a seconda della regione: cenci, bugie, frappe, crostoli, lattughe, sfrappole ed ancora altri. La tradizione dolciaria del Carnevale nasce nell'antica Roma, dove nel Carnevale si consumavano i "frictilia" frittelle dolci cotte nel grasso.
Si tratta di un impasto molto semplice, che non richiede lievito perché viene steso in una sfoglia molto sottile, tagliato a pezzi o listarelle e poi fritto. Dunque nella mia ricetta usiamo:
- due uova
- una noce di burro
- un bicchierino di limoncello o altro liquore (rhum, liquore strega o cosa vi pare)
- un cucchiaio da tavola di zucchero bianco
- farina q. b. (che sarebbe a dire quanto basta: voi disponete la farina a fontanella, ci mettete al centro gli altri ingredienti ed usate giusto la farina necessaria ad ottenere un impasto soffice, ma compatto ed omogeneo)
Naturalmente vi serve l'olio di frittura, diciamo un mezzo litro almeno: lo metterete a scaldare sul fuoco in un pentolino a sponde alte ed intanto impastate i vostri ingredienti, quindi col mattarello stendete una sfoglia il più possibile sottile. La sfoglia potete tagliarla come volete, utilizzando una rotella liscia o zigrinata se volete ottenere l'effetto merletto ai margini: io ho usato la stessa rotella della pizza, perché è l'unica che posseggo. Le chiacchiere così ottenute vanno immerse nel pentolino d'olio ben bollente poche alla volta, tre massimo quattro per volta, secondo anche la grandezza del pentolino. Le dovrete girare, anche se sono completamente immerse nell'olio vanno girate, poi quando saranno dorate su entrambi i lati, vanno tolte dall'olio e passate su carta assorbente, infine disposte su un vassoio o piatto di portata e spolverizzate con zucchero a velo.
Buon Carnevale!
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