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Torre Del Greco: non decolla la raccolta dei rifiuti

Uno scorcio dell'ingresso al Liceo Nobel di Torre Del Greco
Dalle elezioni dello scorso giugno a Torre Del Greco sono passati quasi 9 mesi, ma non accenna a trovare soluzione l'emergenza cronica nella raccolta dei rifiuti: si era vincolati ad un contratto capestro, poi c'è stata la revoca della vecchia società ed il subentrare di un'altra: non più la storica Gema, ma la nuova Buttol, quest'ultima con un incarico semestrale, eppure cambiando l'ordine dei fattori, il prodotto rimane lo stesso. La situazione anzi sembra essere precipitata proprio nelle ultime settimane: questa mattina, poco prima delle otto, cumuli di immondizia invadevano i marciapiedi e parte delle corsie di marcia nelle strade, in pericolosa vicinanza con l'ingresso delle scuole ed annesso stazionamento di nugoli di ragazzini in attesa della campanella e purtroppo in immediata contiguità con le montagne di spazzatura. Non hanno nulla da dire al Comune i Dirigenti Scolastici? 

Possiamo immaginare poi in questa situazione, quali siano state le conseguenze del forte vento della notte e della mattinata. I cittadini sui social sono divisi tra chi sciorina foto disgustose del degrado raggiunto in diverse strade e contrade della città e quelli che invece vorrebbero nascondere la testa sotto la sabbia (o sotto la spazzatura?) per non svergognare pubblicamente e rovinare la "reputazione" di una cittadina dalla posizione geografica invidiabile e dotata di una vita commerciale fiorente ed attraente per gli (eventuali) turisti. Il problema è che uno può anche ignorare da lontano la situazione di degrado, ma di sicuro deve notarla quando poi entra in città, il che può essere anche peggio rispetto alla ricaduta negativa sull'immagine pubblica di Torre Del Greco.

Ciò che veramente rovina l'immagine della città non sono certo le foto, ma l'impatto con la realtà: alcune cose non basta fare a meno di nominarle perché esse scompaiano magicamente: per questo occorrono serietà, organizzazione e quel tanto di competenza ed onestà necessari a far funzionare le cose. Intanto portiamo ancora la differenziata nelle isole ecologiche nei giorni ed orari stabiliti, paghiamo regolarmente le tasse, ma ci sentiamo presi per i fondelli ad aspettare le ore 17,00 del giovedì per buttare la carta, ad esempio, quando poi siamo costretti a depositarla su un cumulo che è un miscuglio di qualunque cosa.

Per ultimo il Comune avvisa che dal 19 al 22 marzo verrà effettuata una derattizzazione con esche rodenticide di derivazione idrossicumarinica, ma dove? sui cumuli di immondizia? Avete idea di quanti gatti randagi (ottimi cacciatori di topi) potrebbero ingerirle accidentalmente? Chi rimuoverà le carcasse degli animali morti per strada? Siamo invasi (oltre che dall'immondizia) da una sorta di grigia ed impotente rassegnazione: nessun avviso, nessuna risposta, nessuna scusa dagli uffici preposti del Comune. La cittadinanza aspetta, anche se non sappiamo esattamente cosa. Intanto la salute pubblica è a rischio.

Commenti

  1. Sono stato nella mia città d'origine, durante il periodo natalizio. Purtroppo la situazione non è rosea, per non parlare dei cumuli bruciati.
    Sereno pomeriggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema dello smaltimento dei rifiuti coinvolge l'intero globo terrestre, basta pensare alla plastica che inquina gli oceani, ma alcuni limiti potremmo porceli e rispettarli ciascun individuo e ciascuna città nel proprio piccolo. Il degrado è dovuto all'incuria ed al menefreghismo, purtroppo.

      Elimina

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