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Verona: il Congresso della famiglia patriarcale

Al via da domani il contestato Congresso di Verona, programmato per il 29, 30 e 31 marzo: evento a cui pare sia stata ritirata la sponsorizzazione del governo, il che non ha scoraggiato comunque la promessa partecipazione del ministro degli interni, sempre in prima linea, vangeli e rosario alla mano, nell'affermare patriarcato, sessismo, omofobia e, naturalmente, razzismo, il suo cavallo di battaglia. Il sito dell'organizzazione tuttavia esibisce orgogliosamente sulla pagina, quali sponsorizzazioni istituzionali:
  • Ministero della famiglia e delle disabilità
  • Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
  • Regione Veneto
  • Provincia di Verona
Questa è la XIII edizione del Congresso mondiale delle famiglie, iniziativa promossa dallo IOF (International Organization for the Family): si tratta di un gruppo ideologico-politico nato negli Stati Uniti, di vocazione fortemente reazionaria, che mira alla conservazione della famiglia tradizionale e patriarcale. Sono infatti antiabortisti (pro life si intende solo quella dei feti, ma non delle donne) ed omofobi. Naturalmente vogliono espropriare le donne del proprio corpo, la cui gestione passa a terzi, benevolmente disposti ad occuparsene in funzione del compito riproduttivo, valore considerato prioritario rispetto al diritto umano (che dovrebbe estendersi anche al genere femminile) di decidere per se stessi, per la propria vita e la propria salute. Alla donna, evidentemente ritenuta subumana, tale diritto non spetta: deve farsi ingravidare e procreare senza poter scegliere.

Loro sono pro life, la vita degli altri però, quella dei feti, non quella delle donne ed ancor meno quella dei bambini che muoiono in mare o sotto le bombe in Palestina: lor signori si riservano il diritto di decidere quali sono le vite che hanno valore e quali invece possono essere tirate nell'immondizia. D'altro canto non dobbiamo dimenticare che la gerarchia animale, di medievale memoria,  vedeva al primo posto l'uomo, al secondo il cavallo, considerato un animale assai nobile ed intelligente ed al terzo la donna. Non che tutti fossero d'accordo con questo genere di classificazione: alcuni ritenevano che la terza posizione gerarchica per la donna fosse comunque eccessiva, ma, si sa, la carne è debole e questo poteva giustificare la troppa generosità verso la vile creatura.

Gli omosessuali per lo più hanno avuto ed hanno una famiglia d'origine tradizionale, non altrettanto tradizionali invece risultano quelle  delle personalità politiche italiane che parteciperanno all'evento: benché bellicosamente decisi a mettere le mani nella vita privata altrui, si guarderebbero bene dal consentire a chicchessia interferenze nelle proprie scelte e vicende personali. A buon intenditor...

Commenti

  1. Il problema non è Salvini. Lui ha le idee molto chiare e le esterna. Il problema è la massa reazionaria di italiani che vota il suo partito.
    Del resto è cosa risaputa. Mussolini disse che il fascismo non l'aveva ideato lui che si era limitato a realizzare quella idea politica studiando i cervelli della gente di questo Paese. E nella testa degli italiani c'era anche il berlusconismo. Dov'è finito il 50% degli elettori che votava il PCI?
    L'aborto? Nessuno può impedire a una donna di portare avanti una gravidanza non desiderata.
    La legge mette fine all’aborto clandestino, ma è solo una toppa a un problema che nessuno vuole affrontare lasciando alla donna la facoltà di decidere nel buio di una terrificante solitudine.

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    1. Nessuno può obbligarla, ma la si può non solo colpevolizzare, ma criminalizzare. In effetti le donne che votano Lega io non le capisco. Salvini si è solo un opportunista che si crede furbo, ma... ha vedute corte.

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  2. Mi viene da pensare che il Medioevo era un'era illuminata. Io da tempo mi interrogo su chi li ha votati e chi li voterà e non riesco a trovare una spiegazione valida oltre al buio profondo in cui navigano.

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    1. Credo li abbiano votati i fascisti: ne abbiamo troppi in Italia. Buongiorno Mariella.

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    2. Quelli che non sono fascisti non vanno a votare perché non esiste in
      Italia un partito che li rappresenti. I non fascisti in buona fede hanno creduto al Comico
      ciarlatano, il peggio del peggio.
      Per esempio Franco Battaglia ha votato Virginia Raggi.
      Forse non sapeva che aveva lavorato due anni nello studio di Previti.

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  3. Meravigliosa - ma anche disarmante - questa battuta a proposito: "Sabato con l'ora legale lancette un'ora in avanti, per chi è a Verona, invece, sei secoli indietro"

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    1. Che esistano gruppi di fanatici è un conto, che abbiano patrocini e sponsorizzazioni istituzionali ha un significato diverso, ma così piace a questa politica.

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  4. Questi per chi votano?



    "Mafia, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita, sin dai primi anni '80 sono governate unitariamente da un vertice segreto di invisibili di cui fanno parte, oltre ai massimi esponenti delle varie associazioni, massoni, servizi segreti deviati e politici".
    A dirlo sono alcuni pentiti tra i quali Gioacchino Pennino e Leonardo Messina, i cui verbali sono stati depositati agli atti del processo Gotha dal procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo.
    Pennino, esponente di vertice di Cosa Nostra e massone, interrogato nel febbraio 2014, disse: "mio zio Gioacchino Pennino mi confidò di essere stato latitante negli anni '60 ospite dei Nuvoletta nel napoletano. La cosa non deve sorprendere in quanto Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Sacra Corona Unita, sono da sempre unite fra loro. Sarebbe meglio dire sono una cosa sola. Da lì mio zio, come mi raccontò, si recava in Calabria dove, mi disse, aveva messo insieme massoni, 'Ndrangheta, servizi segreti, politici per fare affari e gestire il potere. Una sorta di comitato d’affari perenne e stabile».
    Pennino racconta anche che "essendone molto amico", pochi mesi prima della sua morte, «nel 1980-1981 mi trovai a parlare con Stefano Bontate. Nel corso di questo incontro Bontate mi disse che avrebbe avuto molto piacere se lo avessi aiutato a continuare "quel progetto di tuo zio" (il comitato d’affari fra criminali, massoni e servizi) non solo in Calabria, dove si era consolidato, ma anche in Sicilia dove il progetto era ancora in fase embrionale. Io con molta diplomazia riuscii a svicolare e a declinare l’invito. Non volevo assumere questo ruolo e non mi interessava farlo».
    Parole che si sovrappongo a quelle riferite da Leonardo Messina, mafioso che collaborò col giudice Paolo Borsellino, che nel 1992, sentito dalla Commissione parlamentare antimafia, rispondendo alle domande dell’allora presidente Luciano Violante, disse parlando di Cosa nostra: «Sì, ci sono strutture che non comunicano: non è che tutti gli uomini devono sapere. Vi sono uomini che non sanno oltre la propria famiglia, o la propria decina».
    Quindi alla domanda di Violante «vi sono persone che entrano in Cosa nostra ed il cui nome è destinato a restare sconosciuto?» la risposta fu «sì, o perché rivestono cariche politiche, o perché sono uomini pubblici e nessuno deve sapere chi sono. Lo sa soltanto qualcuno». Poi aggiunse: «Il vertice della 'ndrangheta è Cosa nostra. I soldati non sanno che appartengono tutti ad un’unica organizzazione. Lo sa il vertice. È il vertice che deve conoscere». Messina riferì che, all’epoca, uno dei vertici era «Ciccio» Mazzaferro.
    Messina parlò anche dell’esistenza di «un regionale anche in Calabria» ed alla domanda se «anche in Calabria il rapporto della mafia con la società e le istituzioni è lo stesso» la risposta fu «sì, praticamente è una di quelle regioni in cui si è padroni del territorio». Quindi, in merito alla presenza della 'ndrangheta a Messina, Leonardo Messina rispose che «ci sono pochi uomini d’onore, si erano spostati dei catanesi ma la realtà ufficiale è 'ndrangheta. Lei capisce che sarebbe impossibile che Cosa nostra si faccia rubare il territorio dalla 'ndrangheta: è una sola struttura».

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  5. https://gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2019/03/27/due-pentiti-mafia-ndrangheta-e-camorra-guidate-da-ununica-cupola-invisibile-e97425d2-93a3-4757-ac6a-e2e549c16e2f/

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    1. Grazie per avere indicato la fonte :-) credo che votino per coloro che sono riusciti a corrompere e che pertanto sono disposti a colludere con i loro mafiosi interessi... domanda retorica! E.. indovina chi è stato e chi è ora?

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  6. Penso mia cara che questo evento potrebbe essere considerato positivo se investisse tutti i campi dell'essere considerato come uomo( maschile o femminile esso sia). Mi sembra mancante di spirito di equità e non tiro in ballo solo il governo, ma i cosiddetti benpensanti o chi ci arringa con prediche che scavate nel fondo, si possono considerare sessiste. Come finale posso rilevare che ancora oggi , con il passare degli anni , la donna , ha un rilevo di secondaria importanza e la volontà personale ne viene distrutta.
    Bacio serale

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    1. La cultura dominante continua ad essere sessista ed è difficile da eradicare: questo è fuori dubbio. Grazie Nella, buona serata.

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