Berlusconi: ultime esternazioni alla presentazione del libro di Bruno Vespa
Allora, ad oggi tutta la situazione politica continua ad essere abbastanza confusa: Berlusconi ha incassato il no della Lega, la diffidenza dal partito popolare europeo, che vuole escluderlo, la risposta per le rime della Merkel che non intende rendersi strumento della sua campagna elettorale, le dissidenze e paventate defezioni interne allo stesso PDL ed infine, benché duro di comprendonio, inizia a rivedere alcune posizioni: rende atto a Monti della sua massima stima e sarebbe (udite, udite) disposto a fare un passo indietro se Monti si ponesse come candidato di una unione di centro destra, capace di aggregare tutto il polo moderato (Lega inclusa).
Dubito molto che la Lega vorrebbe riconoscere Monti come proprio leader (benché le vie del signore siano infinite, cosa non si farebbe per vincere?). Ancor più, malgrado quanto annunciato dall'espresso alcuni giorni fa, dubito che Monti abbia realmente voglia di candidarsi.
Monti un anno fa è stato nominato senatore a vita dal presidente Napolitano ed, inoltre, gli è stata prospettata da più parti la possibilità di funzionare come una sorta di consulente tecnico del futuro governo. In fondo per un uomo di cultura come lui, già docente universitario e senatore a vita, essere l' interlocutore privilegiato del governo rimane una posizione di grande prestigio e di minore esposizione personale ...
Perché dovrebbe buttarsi nella mischia? Non è mica un impresario desideroso di favorire i propri affari e le proprie aziende ... come altri. Benché discutibile in molti punti e talvolta francamente scollata dal paese reale (vedi le terribili gaffes di Elsa Fornero) la politica del governo Monti è stata portata avanti razionalmente in funzione di precisi obiettivi europeisti e di risanamento economico nazionale. Una ideologia non condivisibile negli aspetti relativi alla equità sociale nella distribuzione dei sacrifici, ma una politica ispirata da ideologia e non da truffaldini interessi personali (fatto salvo quel pizzico di gratificazione narcisistica che non si nega a nessun essere umano quando raggiunge una posizione di successo ...).
Insomma non dovrei essere io a difendere Monti, ma credo che un minimo di onestà intellettuale gli vada riconosciuta, senza dimenticare che alcuni tagli alla spesa dell'apparato politico non sono passati perché non voluti dalle camere: mica è un dittatore, è soggetto all'approvazione delle camere, il che vuol dire che alcune responsabilità sono state ampiamente condivise da una larga, anomala e non facilmente gestibile maggioranza.
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