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Mondo precario



La  storia dei contratti a termine, che è andata per la maggiore negli anni passati come un contentino che avrebbe dovuto da un lato tacitare i giovani in cerca di prima occupazione e dall'altro favorire le istituzioni e le imprese fornendo forza lavoro più facilmente manipolabile e con minore spesa è un grosso nodo che sta giungendo ormai alla stretta del pettine. Nei giorni scorsi avevamo avuto notizia delle proroghe contrattuali per i precari delle pubbliche amministrazioni, i cui contratti risultavano in scadenza per lo più il 31 dicembre p.v., oggi sentiamo dell'intervento pubblico del ministro per la pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, il quale dichiara che non è possibile pensare ad una stabilizzazione in massa di tutti i precari che ammontano a 260.000, perché altrimenti non ci sarebbe più posto per i giovani negli anni futuri ....
Ora noi ci domandiamo: tutti questi precari non erano forse i giovani di 10 o 15 anni fa? E ora che questi vecchi giovani precari hanno raggiunto l'età di 35 o 40 anni, che facciamo? Li lasciamo a spasso per far posto ai ventenni? E quale sarà tra 10 o 15 anni la sorte di questi nuovi ventenni?
Siamo proprio sicuri che sia questa la strada maestra o non abbiamo la sensazione che qualcosa non quadri nel ragionamento?

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