Pannella: dare un senso alla morte
82 anni ormai da sette giorni in totale sciopero della fame e della sete, abbandona la clinica, dove era stato ricoverato, firmando c.p.s. (contro parere sanitario) e se ne va a radio radicale a continuare la sua battaglia: vuole l'amnistia per i detenuti, l'approvazione del provvedimento delle misure alternative al carcere (argomento sul quale è intervenuto anche Napolitano) ed il miglioramento delle condizioni delle carceri italiane.
Quest'anno 59 "suicidi" tra i detenuti e 9 tra le guardie carcerarie e naturalmente tagli di spesa, per l'alimentazione, la rieducazione e la remunerazione del lavoro.
La protesta riscuote ampia risonanza e solidarietà in rete: data l'età e la gravità delle sue condizioni è concretamente possibile che Pannella non ce la faccia. Ma se anche Marco dovesse essere il 60° suicidio di quest'anno, in tutti i casi una vittoria bisognerà riconoscergliela: se l'oscuro potere terrifico della morte è proprio quello di non rivestire un senso comprensibile alle nostre menti, lui questo potere l'avrà sconfitto.
La morte di Pannella rappresenterà un significato ed una memoria incancellabile nella battaglia per i diritti civili ...
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