Fermate le coltivazioni OGM in Italia
La normativa sulla coltivazione di OGM (organismi geneticamente modificati) sarà una libera scelta dei diversi governi nazionali, anche per ciò che riguarda gli OGM la cui coltivazione sia stata autorizzata dall'Europa: ciascun governo nazionale potrà dunque decidere di vietarne la coltivazione indipendentemente dalla autorizzazione esistente in Europa.
Per molti questa è una buona notizia: gran parte delle persone infatti sono portate a fidarsi molto poco dei prodotti ottenuti da manipolazioni del genoma.
Secondo la Coldiretti, il cui presidente, Moncalvo, esprime la sua soddisfazione per questa scelta dell'europarlamento, almeno il 76% dei cittadini rifiuta le coltivazioni ed i prodotti OGM e fino ad oggi l'Italia è rimasta immune da questo genere di produzione.
Le coltivazioni di alimenti OGM rispondono ad esigenze economiche delle grandi multinazionali, che grazie ad alcune modifiche riescono a proteggere efficacemente i raccolti da attacchi parassitari, garantendone la riuscita ed il rendimento, ma in un modello di omologazione che va a tutto discapito tuttavia delle caratteristiche naturali e specifiche dei prodotti, dipendenti dalla collocazione geografica, il tipo di irrigazione ed insomma tutte quelle specificità legate alla biodiversità della produzione agricola del made in Italy.
Secondo le rilevazioni effettuate da Coldiretti sul fenomeno delle coltivazioni OGM, nella UE sono rimasti soltanto 5 paesi che danno tuttora spazio alla produzione di OGM, in particolare la cosa riguarda la coltivazione di mais transgenico in Spagna, dove quasi 137 mila ettari di terreno vengono utilizzati per questa produzione.
Per molti questa è una buona notizia: gran parte delle persone infatti sono portate a fidarsi molto poco dei prodotti ottenuti da manipolazioni del genoma.
Secondo la Coldiretti, il cui presidente, Moncalvo, esprime la sua soddisfazione per questa scelta dell'europarlamento, almeno il 76% dei cittadini rifiuta le coltivazioni ed i prodotti OGM e fino ad oggi l'Italia è rimasta immune da questo genere di produzione.
Le coltivazioni di alimenti OGM rispondono ad esigenze economiche delle grandi multinazionali, che grazie ad alcune modifiche riescono a proteggere efficacemente i raccolti da attacchi parassitari, garantendone la riuscita ed il rendimento, ma in un modello di omologazione che va a tutto discapito tuttavia delle caratteristiche naturali e specifiche dei prodotti, dipendenti dalla collocazione geografica, il tipo di irrigazione ed insomma tutte quelle specificità legate alla biodiversità della produzione agricola del made in Italy.
Secondo le rilevazioni effettuate da Coldiretti sul fenomeno delle coltivazioni OGM, nella UE sono rimasti soltanto 5 paesi che danno tuttora spazio alla produzione di OGM, in particolare la cosa riguarda la coltivazione di mais transgenico in Spagna, dove quasi 137 mila ettari di terreno vengono utilizzati per questa produzione.
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