Camminare 20 minuti al giorno allunga la vita

L'abitudine di una bella passeggiata quotidiana a passo sostenuto e che duri almeno una ventina di minuti è quanto basta a ridurre drammaticamente il rischio di morte prematura: queste sono le conclusioni di uno studio estensivo, condotto in Europa  su oltre 334.000 persone di entrambi i sessi, da cui emerge che l'inattività è responsabile del doppio delle morti premature rispetto a quelle causate dalla obesità.
Il lavoro, condotto presso l'Università di Cambridge da Ulf Ekelund, è stato pubblicato il 14 gennaio scorso sul Journal of clinical nutrition.

L'inattività viene infatti da tempo associata a mortalità prematura, patologie cardiache e cancro: in questo studio gli effetti della attività fisica sulla salute sono stati considerati scorporandoli, ovvero tarandoli rispetto alla eventuale obesità associata (con indice di massa corporea maggiore di 30) e gli indici di salute sono stati esaminati per un periodo di 12 anni su 334.161 persone: il 22,7% della popolazione esaminata sono stati classificati come inattivi, ovvero persone che svolgono una attività lavorativa sedentaria e non praticano alcun esercizio fisico nel tempo libero.
La mortalità nella fascia inattiva era globlmente più elevata: nello specifico i parametri presi in considerazione sono stati la statura, il peso, la circonferenza della vita (adipe addominale) e la pressione arteriosa, inoltre i dati ottenuti sono stati corretti in base alla incidenza di altre variabili, quali sesso, istruzione, fumo ed uso di alcolici in modo da estrapolare per quanto possibile l'incidenza della attività fisica per se stessa. In conclusione i ricercatori hanno rilevato che bastano 20 minuti di passeggiata al giorno per essere classificati come "moderatamente inattivi" il che corrisponde ad una riduzione di mortalità che va dal 16% al 30% in meno.
Secondo questi autori in Europa le morti legate a stili di vita del tutto sedentari sono il doppio di quelle dovute all'obesità.