"Solo le idee non hanno padroni": la vibrata denuncia dei 10 parlamentari M5s fuoriusciti oggi dal movimento
"Solo le idee non hanno padroni" recita un passaggio del discorso preparato oggi dai parlamentari (ormai ex) M5s, presentato in conferenza stampa e letto con visibile emozione dalla deputata Mara Mucci. Il discorso è stato durissimo contro la scarsa trasparenza dei processi decisionali e delle votazioni on line, contro il dispotismo e l'immobilismo dei vertici del movimento, insomma una denuncia in piena regola e la ribellione al ruolo di meri esecutori di ordini e decisioni prese altrove.
Non è mancato il richiamo alla Costituzione per la quale i parlamentari esercitano senza vincolo di mandato i propri compiti di rappresentanza.
Sommando i 10 di oggi (9 deputati ed un senatore) sono complessivamente 35 i fuoriusciti del M5s (tra espulsi e dissidenti staccatisi volontariamente) erano 163 eletti due anni fa e sono rimasti 127 ancora aderenti al movimento. Mancano ancora i numeri per formare un gruppo indipendente, che tuttavia sarebbe in pectore, già con un nome (Alternativa libera).
Fatto sta che i fuoriusciti sono disposti a confrontarsi con Renzi, ma Grillo dal suo blog chiama i parlamentari (dissidenti PD) ad esprimere ciò che Renzi gli ha negato, vale a dire un nome, dei nomi e... pubblica un post dal titolo: #IlPDRisponde contenente le lettere di alcuni parlamentari PD che hanno effettivamente risposto alla chiamata (esprimere un nome o una posizione).
Nelle risposte dei dissidenti PD primeggia il nome di Prodi, ma il fatto curioso è che Grillo sembra voler cominciare a pescare nelle aree di dissidenza PD (rendendo a suo modo il favore a Renzi).
Insomma i giochi del totopresidente sono aperti, ma se realmente le rispettive aree di dissidenza (M5s e PD) convergessero su un nome e se veramente Grillo accogliesse quel nome col suo movimento, Renzi col suo patto del Nazareno potrebbe aver vita dura...
In effetti solo le idee non hanno padroni...
Non è mancato il richiamo alla Costituzione per la quale i parlamentari esercitano senza vincolo di mandato i propri compiti di rappresentanza.
Sommando i 10 di oggi (9 deputati ed un senatore) sono complessivamente 35 i fuoriusciti del M5s (tra espulsi e dissidenti staccatisi volontariamente) erano 163 eletti due anni fa e sono rimasti 127 ancora aderenti al movimento. Mancano ancora i numeri per formare un gruppo indipendente, che tuttavia sarebbe in pectore, già con un nome (Alternativa libera).
Fatto sta che i fuoriusciti sono disposti a confrontarsi con Renzi, ma Grillo dal suo blog chiama i parlamentari (dissidenti PD) ad esprimere ciò che Renzi gli ha negato, vale a dire un nome, dei nomi e... pubblica un post dal titolo: #IlPDRisponde contenente le lettere di alcuni parlamentari PD che hanno effettivamente risposto alla chiamata (esprimere un nome o una posizione).
Nelle risposte dei dissidenti PD primeggia il nome di Prodi, ma il fatto curioso è che Grillo sembra voler cominciare a pescare nelle aree di dissidenza PD (rendendo a suo modo il favore a Renzi).
Insomma i giochi del totopresidente sono aperti, ma se realmente le rispettive aree di dissidenza (M5s e PD) convergessero su un nome e se veramente Grillo accogliesse quel nome col suo movimento, Renzi col suo patto del Nazareno potrebbe aver vita dura...
In effetti solo le idee non hanno padroni...
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