Il J'accuse di Antonio Iovine, superboss di camorra pentito
Alcuni giorni fa, il 21 maggio, la stampa ha reso nota l'intenzione di Antonio Iovine, figura di primo piano del clan camorristico dei casalesi, di collaborare con la giustizia ed oggi vengono resi pubblici alcuni stralci delle sue deposizioni.
Di quanto trasmesso dalla stampa, la scoperta dell'acqua calda sta nella confessione da parte del camorrista del profondo e radicato legame tra la criminalità organizzata e le politiche locali: voti in cambio di appalti in sostanza e fin qui, senza sottovalutare affatto l'importanza sul piano giuridico della deposizione di un pentito, bisogna rilevare che la cosa è da sempre così smaccata e di dimensioni talmente macroscopiche che poteva non essere proprio indispensabile la deposizione di Iovine per arrivarci.
Quello che colpisce tuttavia e colpisce per la sfrontatezza e la verità impietosa che contiene è il suo "J'accuse" alle istituzioni ed allo Stato:
" (...) è la cultura delle mazzette e delle bustarelle che prima ancora dei camorristi ha diffuso sul nostro territorio proprio lo Stato, assente nell'offrire opportunità alternative e legali alla nostra popolazione"
Un delinquente che si arrampica sugli specchi in cerca di alibi morali o uno Stato che ha sempre trattato il Mezzogiorno d'Italia come una colonia conquistata da sfruttare e disprezzare, lasciando spazi di espansione per la malavita organizzata?
Povero Garibaldi: quanti ideali sprecati!
Di quanto trasmesso dalla stampa, la scoperta dell'acqua calda sta nella confessione da parte del camorrista del profondo e radicato legame tra la criminalità organizzata e le politiche locali: voti in cambio di appalti in sostanza e fin qui, senza sottovalutare affatto l'importanza sul piano giuridico della deposizione di un pentito, bisogna rilevare che la cosa è da sempre così smaccata e di dimensioni talmente macroscopiche che poteva non essere proprio indispensabile la deposizione di Iovine per arrivarci.
Quello che colpisce tuttavia e colpisce per la sfrontatezza e la verità impietosa che contiene è il suo "J'accuse" alle istituzioni ed allo Stato:
" (...) è la cultura delle mazzette e delle bustarelle che prima ancora dei camorristi ha diffuso sul nostro territorio proprio lo Stato, assente nell'offrire opportunità alternative e legali alla nostra popolazione"
Un delinquente che si arrampica sugli specchi in cerca di alibi morali o uno Stato che ha sempre trattato il Mezzogiorno d'Italia come una colonia conquistata da sfruttare e disprezzare, lasciando spazi di espansione per la malavita organizzata?
Povero Garibaldi: quanti ideali sprecati!
Probabilmente Iovine sarà un altro pentito ad orologeria, da sfruttare quando serve allo Stato di far vedere che in qualche modo ha il pugno più forte della Mafia, o Camorra, 'o 'ndrangheta che sia. In effetti, lo Stato è sempre stato più potente di tutti loro messi assieme, anzi, se ne sempre servito. Non dimentichiamo Falcone e Borsellino, che sono morti proprio perché stavano sul punto di smascherare i "Boss" dello Stato...
RispondiElimina:-( credo anch'io sia un pentito ad orologeria .... perché ha deciso di pentirsi adesso? C'era qualche faccenda da sistemare prima, è chiaro: nel mio mestiere una delle prime domande che si insegna a fare ai tirocinanti nel corso di un primo colloquio è proprio questa: perché chiedere aiuto adesso?
RispondiEliminaLasciamo perdere Jennaro che è meglio qui sono al ballottaggio no meglio di un altro ... per dire gente conosciuta: io non ci vado, ma se ci andassi ci annullerei la scheda proprio con una parolaccia :-(
:-( credo anch'io sia un pentito ad orologeria .... perché ha deciso di pentirsi adesso? C'era qualche faccenda da sistemare prima, è chiaro: nel mio mestiere una delle prime domande che si insegna a fare ai tirocinanti nel corso di un primo colloquio è proprio questa: perché chiedere aiuto adesso?
RispondiEliminaLasciamo perdere Jennaro che è meglio qui sono al ballottaggio no meglio di un altro ... per dire gente conosciuta: io non ci vado, ma se ci andassi ci annullerei la scheda proprio con una parolaccia :-(